I primi in assoluto Loro sono stati i primi ma i primi in cosa? Cos’hanno creato di così diverso rispetto agli altri gruppi emergenti di quella burrascosa fine degli anni ’60? È l’agosto del 1967 e gli “extraterrestri” sono sbarcati sul mercato discografico inglese. L’astronave si chiama “The Piper at the Gates of Dawn” e l’equipaggio è composto da Syd Barrett alla chitarra e al canto, Roger Waters al basso, Nick Mason alla batteria e Rick Wright alle tastiere. Loro, i Pink Floyd hanno sempre avuto una marcia in piu’ se non forse due marce in piu’ perché hanno creato un certo aspetto di musica rock diverso dal resto del mondo musicale che allora prevaricava il mercato discografico grazie ai Beatles, Rolling Stones e Led Zeppelin. Questo post vuole proporre al pubblico appassionato di musica le origini del gruppo inglese ed i loro primi passi in seguito diventati successi mondiali intramontabili. I Pink Floyd sono il risultato di due gruppetti ragazzi che collidendo (pacificamente) come placche tettoniche innalzano una catena montuosa che si staglierà su tutto. Da una parte ci sono Syd Barrett e David Gilmour, prima complementari e poi esclusivi uno rispetto all’altro, sull’altro lato della strada ecco Roger Waters, Rick Wright e Nick Mason. È giusto il tempo di attraversarlo, quello spazio che li separa, per cominciare un lungo percorso comune che porterà i cinque ragazzi ad Astra, le stelle: la fama, la gloria, la ricchezza, i risultati artistici e i riconoscimenti universali e totalizzanti. Prima che la band riuscisse a farsi conoscere con il suo leggendario nome, il gruppo utilizzò per circa quattro anni diversi nomi, tra cui The Megadeaths, The Spectrum 5 e The Screaming Abdabs, abbreviato successivamente in The Abdabs. Questi nomi non furono tra i più fortunati e per cercare il vero successo scelsero come nome “The Tea Set”, Sembrò suonare molto bene per i quattro membri della band fino ad un bel giorno, in cui il gruppo al completo si recò ad assistere ad un concerto nel 1965 ad una base dell’aviazione inglese. All’arrivo i futuri Pink Floyd rimasero sconvolti scoprendo che in cartellone era attesa un’altra band con lo stesso nome, The Tea Set. Il leggendario nome della band inglese nacque dall’unione dei nomi di Pinkney “Pink” Anderson e di Floyd Council, due leggendari bluesman neri americani. La band decise di chiamarsi “The Pink Floyd Sound”. Nel 1970 esce un disco che segna la svolta nella poetica dei Pink Floyd: “Atom Hearth Mother”. La band, per sperimentare nuove sonorità, ricorre a un’orchestra e fa uso di cori; la facciata A del disco è occupata da una suite in sei parti. Nel 1973 una nuova svolta: esce “The Dark Side of the Moon”, che sarà nella classifica dei duecento dischi più venduti degli Stati Uniti per quasi 14 anni. Il resto che verrà è solo gloria.

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