Diario di viaggio Secondo giorno
Oggi abbiamo lasciato da parte i pensieri legati al sisma che avevamo fatto ieri e ci siamo dedicate a qualcosa di completamente diverso: l'ascensione alla cima del monte Sibilla, che da il nome alla catena montuosa che domina questa zona e che si dice fosse il luogo di residenza della strega omonima. Dobbiamo dire che la Grotta della Sibilla è piuttosto deludente, ma l'escursione permette di godere di panorami mozzafiato. Il prezzo da pagare per tutto questo è una scarpinata ad anello di 11 km con alcuni passaggi piuttosto impegnativi. Niente di inaffrontabile, nemmeno per chi non è particolarmente in forma, ma occorre prestare attenzione. Per quanto non difficile, il percorso è comunque abbastanza faticoso, sia per la lunghezza che per il dislivello, entrambi degni di nota. Inoltre per raggiungere il Rifugio Sibilla occorre utilizzare una navetta oppure salire a piedi, dato che la strada non è percorribile con le auto. A proposito del Rifugio, abbiamo scoperto una cosa piuttosto triste: la struttura è in buono stato, non ha subito danni dal sisma ed esiste un progetto per la sua ristrutturazione che potrebbe godere di contributi pubblici, ma, a tutt'oggi il locale è chiuso in quanto, ci hanno detto, non è stato possibile trovare qualcuno che lo gestisse. E' un vero peccato, dato che, almeno nella bella stagione, la località è parecchio frequentata e potrebbe essere un modo di risollevare un altro pezzetto di economia di questa zona. La giornata ci ha lasciato come ricordo una discreta insolazione, dato che il percorso è quasi interamente su una sorta di pietraia e un certo mal di gambe, causato soprattutto dalla ripidità e dal fondo nella parte in discesa.