Diario di viaggio Quinto giorno

Oggi ce la siamo presa ancora con calma. Dopo giorni di escursioni la fatica comincia a farsi sentire. Abbiamo optato per un giro abbastanza noto da queste parti, ovvero le Gole dell'Infernaccio e l'eremo di S.Leonardo Si tratta di gole scavate dal fiume Tenna che creano un ambiente molto particolare. In fondo alle gole infatti il clima è sempre piuttosto fresco e il fiume ha scavato dei passaggi molto particolari. la cosa che ci ha colpito di più sono quelle che i locali chiamano “le pisciarelle”. Si tratta di piccole cascate a goccia che cadono da uno sperone di roccia che sovrasta il sentiero, producendo un effetto simile a una doccia. In effetti spesso gli escursionisti le utilizzano per rinfrescarsi durante il tragitto (lo abbiamo fatto anche noi). Il sentiero che scorre nelle gole inizia di fronte alle pisciarelle e si snoda sul fondo delle stesse creando scorci paesaggistici molto suggestivi. Dopo aver percorso le gole un sentiero si stacca dal fondovalle e si arrampica, con una salita abbastanza ripida, anche se non proibitiva, verso l'eremo di S.Leonardo. Si tratta di una chiesetta (oggi inagibile a causa del sisma del 2016) ricostruita negli anni '70 da un monaco benedettino del luogo, tal Armando Lavini, noto come “Padre Pietro” sui ruderi di una chiesa preesistente, basandosi sulle poche fotografie disponibili, risalenti al secolo scorso. A poca distanza ci sono anche due cascate, che però non abbiamo visto. Come detto il percorso è percorribile senza difficoltà di sorta e non è nemmeno molto lungo (7 km tra andata e ritorno) e merita sicuramente una visita. Purtroppo, ancora una volta dobbiamo riscontrare che i danni del sisma del 2016 hanno lasciato anche qua il loro segno, con la chiesa che è chiusa e il campanile ingabbiato in un ponteggio volto ad evitarne il crollo. Il tutto è chiuso e recintato e non si sa se e quando saranno intrapresi lavori di ripristino.