Perché sono qua?

Già, cosa ci fa una come me in questo posto. Quelle della mia età mediamente le si trovano sui social “classici”, come Instagram, Facebook o Twitter. Beh, vi racconto la mia storia. Avevo un account Facebook da tempo, ma non l'ho in pratica mai usato, se non per ricordarmi i compleanni di qualcuno che conosco. A inizio 2021 mi apro un account su Twitter, mi piaceva abbastanza si potevano scrivere pensieri e cose che ti interessano... Poi ho fatto due errori. Il primo è stato quello di scrivere nella bio il nome del mio paese (che è in effetti piuttosto piccolo, 4 mila anime), il secondo mettere qualche foto mia (oh, niente nudi o cose del genere, normalissime foto, forse una al mare in costume). Aggiungete a questo che avevo iniziato a lasciare ogni sera un tweet della buonanotte accompagnato dalla foto di donne in lingerie sexy (non foto mie, eh, immagini prese dalla rete, con tanto di firma del fotografo che le aveva fatte). Tutto questo ha iniziato ad attrarre sul mio account una certa dose di personaggi piuttosto bavosi, della cui presenza su Twitter mi avevano avvisato, ma che, tutto sommato, riuscivo a gestire. Tra i personaggi in questione ce n'era uno che spiccava per il suo non essere bavoso in modo evidente. Commentava spesso, ma sempre in maniera educata e gentile. Ci siamo scritti per un po' anche in privato, mai una volta che sia andato fuori dalle righe, nulla di nulla. Mi disse che aveva un blog di viaggi e che gli piaceva visitare posti poco turistici da solo, ma in quel momento non diedi peso alla cosa. Poi è arrivata la prima domenica di giugno. Io non ero a casa ero andata a trovare degli amici sull'alto appennino modenese, quasi in Toscana, quando all'improvviso apro la app di Twitter e mi trovo una serie di messaggi del tizio, sia privati che in TL con delle foto del mio paese e l'invito ad unirmi a lui per un giro. Ho avuto paura, lo ammetto. Molta paura. In poco tempo ho realizzato quanto siamo potenzialmente vulnerabili. Qualunque malintenzionato che mi avesse voluto trovare (non credo che lui lo fosse, era solo un povero morto di f...) avrebbe potuto arrivare al mio paese, che come ho detto è piuttosto piccolo e, raccogliendo poche informazioni da qualcuno in paese, forse trovare casa mia. Per fortuna ero a casa dei miei amici. Così, grazie anche all'aiuto di lui ho chiuso e bloccato tutti i miei account social. Non ne volevo più sapere di social, né di quelli che usavo, come Twitter, né di quelli che non usavo pur avendo l'account, come Facebook e Instagram. Poi è passato qualche mese e ho trovato alcuni appunti con i dati dell'account che mi ero aperta a suo tempo su mastodon.uno e ho deciso di provare, per vedere se questo mondo fosse diverso da quello dei social mainstream. Per ora sto bene, tanto che ho aperto anche questo blog. Non fatemi cambiare idea...