Rumors, ovvero quando dal letame nascono i fior

Riemergo dopo un'assenza prolungata dovuta a paternità odierna e futura, lavoro, famiglia e scazzi vari. Oggi volevo parlare del mio album preferito: Rumours, dei Fleetwood Mac. Così, perché mi va.

È il 4 febbraio 1977. Lindsey Buckingham e Stevie Nicks si stanno separando, e neppure John McVie e Christine Perfect stanno messi proprio bene bene bene; Mick Fleetwood unvece ha fatto un'amara scoperta, ossia che sua moglie lo ha tradito con un altro uomo. Certe band si sono sciolte per molto meno.

C'è una quieta irritazione tra i membri della band. Dormono tutti in camere separate, e non si incontrano mai se non per le sessioni di registrazione. Dove ovviamente c'è tensione. I membri del gruppo hanno a disposizione dell'equipaggiamento di qualità (anche grazie al lavoro certosino dei loro tecnici) e, cosa da non sottovalutare, una quantità spropositata di cocaina.

I risultato finale è qualcosa che può solo essere descritto come un capolavoro. Se non lo avete mai sentito ascoltatelo, e provate a sostenere il contrario. Il che mi fa pensare; delle persone che non si sopportano, che con tutta probabilità si sono dette di tutto e che non vedono l'ora di farla finita con la registrazione per tornarsene alla loro stanza d'albergo, incidono il settimo album più influente della storia, almeno secondo Rolling Stone. Forse è vero che dal letame nascono i fior.

Forse le avversità e le divergenze sono il catalizzatore che ci permette di far emergere anche il nostro meglio.

O forse è stata solo fortuna.

Ascoltatelo. Poi decidete voi.