Andrea RedS-EM (New Faces)

sviluppo

LA RESISTENZA IMMATERIALE

Continuo la bozza della #teoria partita dal post precedente.

Parto descrivendo a grandi linee quali sono secondo me i compiti che dovrebbe svolgere la classe operaia informatica.

La resistenza che si occupa del campo #immateriale dovrebbe innanzitutto mettere a disposizione le proprie conoscenze per il #BeneComune. La comunità #neorurale dovrebbe mettere a disposizione di queste persone cibo, una casa e la garanzia di vivere una vita dignitosa ma questo non significa poter #consumare illimitatamente in base al proprio capriccio, significa poter vivere #liberi in una #comunità di #pari che svolgono ognuno i propri compiti, garantendo a se stessi e agli altri membri della comunità l'accesso #libero ai frutti del proprio lavoro. Questo è il punto di partenza per pensare di avere una parte della resistenza che si occupa a tempo pieno del campo immateriale della lotta.

Trovare questo tipo di soluzione non è facile per moltissimi di noi. Nel caso la #consapevolezza dei propri mezzi si presenti nel singolo operaio o operaia informatica in tempi in cui sia impossibile cambiare il proprio stile di vita, la #militanza può essere fatta nella materia più consona alle proprie esigenze. Oppure se la vita in una comunità neorurale non sia consona alle esigenze della persona o i propri mezzi permettano l'indipendenza economica allora la militanza può essere svolta nel luogo che si ritiene più opportuno. Il campo immateriale è tutto intorno a noi, annulla lo #spazio e diminuisce il #tempo. La militanza informatica può essere svolta in modalità e luoghi differenti.

Una volta dato vita alla militanza per la resistenza sul campo immateriale, la classe operaia informatica dovrebbe creare delle #PiattaformeCooperative da mettere a disposizione della comunità neorurale. Il cooperativismo di piattaforma da alle persone la possibilità di vivere in comunità di dimensioni diverse con scopi diversi e di autodeterminarsi. Sia il singolo che il gruppo potrebbero far parte della cooperativa e avere le stesse possibilità di gestione. Le piattaforme cooperative devono servire sia come #organizzazione del lavoro, sia come strutture che consentano il #coordinamento e lo #scambio.

Alla base di tutto questo ci sono ovviamente i #dati o i #bigdata se preferite.

La classe operaia informatica dovrebbe lottare sul campo immateriale della #gestione dati a favore della la classe lavoratrice neorurale. Il conflitto sociale non è più tra capitale e lavoro ma tra #informazioni e #lavoro. La creazione di strutture immateriali comuni come le piattaforme cooperative sarebbero uno degli strumenti necessari per combattere questa lotta. Chi possiede i dati possiede il controllo sul lavoro. Una volta che la #classe operaia informatica possiede questo strumento e la capacità di elaborarlo, possiamo dire che il conflitto con il #sistema #capitalista è ristabilito in parità.

Senza questo il conflitto nel mondo materiale è destinato a fallire.

Il possesso dei dati sono alla base della società che verrà. Il capitalismo del controllo descritto da Shoshana Zuboff nel suo libro omonimo, dimostra come il #possesso dei dati e l'#elaborazione di questi saranno lo #strumento con cui il sistema schiaccerà la #libertà personale dei #molti come fine per il bene di #pochi. Dotare la resistenza di questo strumento è fondamentale. I dati e la loro elaborazione permetterebbero alla #resistenza che si occupa del mondo materiale di progredire a grande #velocità, ottimizzando il proprio lavoro e #coordinandosi a distanza con le altre #comunità in tempi molto rapidi. Si potrebbe partecipare all'utilizzo del mercato in maniera #paritaria ai capitalisti, solo che l'utilizzo di questo strumento non avrebbe lo stesso fine egoistico dei capitalisti.

L'utilizzo di cooperative di piattaforma permetterebbe uno #sviluppo diverso delle comunità che ne entrano a far parte. In un sistema di mercato capitalista ogni singola #azienda se la deve cavare da sola vincendo la #concorrenza di tutte le altre singole aziende, mors tua vita mea è la base di questo tipo di sviluppo e di mercato. In un #mercato fatto di cooperative di piattaforma formate da comunità che si basano sui principi di #condivisione e #MutuoAppoggio, ogni singola azienda non entrerebbe in un mercato pieno di #nemici da sconfiggere ma entrerebbe in un mercato pieno di #alleati con cui scambiare informazioni e #svilupparsi più rapidamente per il bene di tutti. Inoltre un #federalismo delle cooperative di piattaforma potrebbe essere anche un modo per utilizzare le risorse economiche in maniera comunitaria (la parte di questa teoria sul tema economico uscirà in un prossimo post quindi ora non approfondisco questo aspetto).

Il conclusione il lavoro che dovrebbe svolgere la classe operaia informatica in questa resistenza 2.0 sarebbe quello di costruire le strutture immateriali che la classe contadina neorurale necessità per il proprio progresso e coordinamento con le altre comunità, in più la difesa, lo stoccaggio e l'elaborazione dei big data a favore della resistenza che cosi si troverebbe ad affrontare il conflitto con il sistema ad armi pari.

Andrea, New Faces, RedS.

LA CONQUISTA DEL PANE 2.0

Questa è una #teoria che mi passa per la testa da un po' di tempo e volevo buttarla giù per provare confrontarmi con chi ne abbia voglia.

La storia del pensiero #socialista ha visto #operai e #contadini allearsi nel termine #proletariato. Chi lavorava nelle #fabbriche e chi nei #campi faceva parte della #classe sociale che avrebbe dovuto abbattere un #sistema fatto di #sfruttamento e #proprietà privata. Oggi questo tipo di alleanza non è più presente nella società e nelle teorie socialiste, si parla di classe lavoratrice e consumatori (che sono praticamente la stessa cosa), di come queste siano vittime della situazione precaria e siano il nuovo proletariato (cosa che credo sia sbagliata). Senza andare a parlare di come a mio avviso la nuova lotta sia indirizzata verso il nulla, scrivo subito di come secondo me l'#alleanza operaia e contadina sia assolutamente necessaria per abbattere un sistema fatto di di #sfruttamento e #ProprietàPrivata.

La classe operaia e contadina di cui auspico un'alleanza non sono quelle dei lavoratori delle #fabbriche e dei #braccianti ma di una nuova classe operaia e una nuova classe contadina. La prima e quella #informatica e la seconda è quella del movimento #neorurale. La classe operaia informatica (composta principalmente da #giovani vista anche la recente nascita storica) non è ancora consapevole di essere una classe operaia a tutti gli effetti e il movimento neorurale è un movimento in forte crescita tra i giovani di tutto il mondo (vediamo anche l'esempio della città di Detroit) e che si basa su una forte consapevolezza del rapporto #persona/#natura.

Queste due classi dovrebbero unirsi per #combattere il sistema su due aspetti fondamentali: quello informatico per quanto riguarda il #capitalismo #immateriale che sta nascendo rapidamente e quella neorurale per quando riguarda la conquista del #cibo che è l'elemento materiale fondamentale per lo #sviluppo della società e la sua #sopravvivenza.

Il movimento neorurale che come ho già scritto è fortemente convinto del rapporto persona/natura, ha inoltre con se la caratteristica di basarsi sulla #cooperazione e il #MutuoAppoggio. La battaglia principale di cui dovrebbe occuparsi (e di cui già si occupa in realtà) è la #difesa dei #SementiAntichi e la lotta contro la #privatizzazione dei semi e della loro incapacità di riprodursi una volta nata la pianta (i famosi nuovi semi sterili). Il fatto che il #mercato stia spingendo sempre di più verso semi sterili che non lasciano la libertà ai contadini e produttori di rendersi #indipendenti già dal primo tassello del proprio lavoro è una cosa inaccettabile e che se non verrà fermata il prima possibile renderà tutta la produzione dipendente da forze #private che deterranno la possibilità di #produzione del cibo.

La classe operaia informatica invece dovrebbe sicuramente sposare la #filosofiaFOSS e da questa lavorare per incominciare costruire e donare alla classe neorurale la #struttura che permetterà a questi nuovi contadini di lavorare tramite #CooperativeDiPiattaforma che li #autodetermineranno e creeranno un mercato #alternativo basato su principi diversi da quelli che su cui il sistema capitalistico si fonda, non più #egoismo e #concorrenza ma #collaborazione e mutuo appoggio. Inoltre in questo modo la classe operaia informatica comincerebbe a colpire seriamente il problema della privatizzazione della conoscenza generale mettendola a disposizione di tutti.

La prima obbiezione che si potrebbe fare alla teoria è questa a mio avviso: Chi sono gli informatici che hanno la possibilità di dedicare il proprio tempo in maniera gratuita per mettere in piedi una struttura di piattaforme cooperative senza la possibilità di guadagno tramite la proprietà intellettuale o un salario da lavoratore dipendente? Rispondo subito: Nessuno. Non lo farebbe nessuno perché la prima preoccupazione che giustamente uno avrebbe è quella di guadagnare denaro per il riconoscimento del proprio lavoro, soprattutto per comprarsi da mangiare e avere un luogo dove vivere. Come si risolve questo problema? si risolve integrando questa nuova classe operaia nei campi e nelle comuni contadine già presenti e attive grazie al movimento neorurale (o a quelle che nasceranno). Il sostegno reciproco dovrebbe essere alla base di questo progetto.

La creazione di una struttura informatica #immateriale collegata alla cosa più #materiale possibile (cioè la produzione del cibo) è a mio avviso la via da percorrere per cominciare ad abbattere un sistema che ci renderà sempre più schiavi e dipendenti da pochi privati che possiederanno tutto, dalla produzione del cibo fino al più insignificante #software che se spento da #remoto ci impedirà il semplice utilizzo della nostra macchina o l'accesso alla nostra casa.

I nuovi contadini dovrebbero allearsi con i nuovi operai affinché i primi riprendano il possesso comune dei semi e di tutto ciò che renderebbe indipendente la produzione del cibo, garantendo vitto e alloggio alla nuova classe operaia informatica che cosi potrebbe utilizzare le proprie capacità in maniera libera, andando a costruire una nuova struttura di mercato #aperta e #condivisibile con tutti garantendone il libero utilizzo e la cooperazione al solo scopo di mutuo appoggio, crescita e difesa comune.

La comunità del software libero e il movimento neorurale dovrebbero unirsi per dar vita a questa nuova forma di lotta creativa che garantirebbe l'indipendenza di ogni comunità autogestita e la rapidità di collaborazione grazie a una rete immateriale anch'essa autogestita dalle varie comunità.

La lotta alla privatizzazione intellettuale e dei sementi antichi (e cioè non sterili) troverebbe un terreno comune con questo tipo di alleanza che a mio avviso è la versione 2.0 dell'alleanza fatta tra classe operaia delle fabbriche e i contadini di metà ottocento.

Questa è solo una bozza della teoria, sicuramente ci sono punti da approfondire. Se ci fosse qualcuno interessato a collaborare o a portare la propria esperienza per sviluppare insieme questo pensiero, o portare le proprie critiche, può scrivermi in qualsiasi momento. La collaborazione e il mutuo appoggio partono anche da qui, perché personalmente sono contro i personalismi e l'attesa del nuovo messia che scriva la teoria su cui basare il nuovo pensiero di società che verrà.

Insieme si è migliori. Insieme si può.

Andrea, New Faces, Reds.