LA RESISTENZA IMMATERIALE
Continuo la bozza della #teoria partita dal post precedente.
Parto descrivendo a grandi linee quali sono secondo me i compiti che dovrebbe svolgere la classe operaia informatica.
La resistenza che si occupa del campo #immateriale dovrebbe innanzitutto mettere a disposizione le proprie conoscenze per il #BeneComune. La comunità #neorurale dovrebbe mettere a disposizione di queste persone cibo, una casa e la garanzia di vivere una vita dignitosa ma questo non significa poter #consumare illimitatamente in base al proprio capriccio, significa poter vivere #liberi in una #comunità di #pari che svolgono ognuno i propri compiti, garantendo a se stessi e agli altri membri della comunità l'accesso #libero ai frutti del proprio lavoro. Questo è il punto di partenza per pensare di avere una parte della resistenza che si occupa a tempo pieno del campo immateriale della lotta.
Trovare questo tipo di soluzione non è facile per moltissimi di noi. Nel caso la #consapevolezza dei propri mezzi si presenti nel singolo operaio o operaia informatica in tempi in cui sia impossibile cambiare il proprio stile di vita, la #militanza può essere fatta nella materia più consona alle proprie esigenze. Oppure se la vita in una comunità neorurale non sia consona alle esigenze della persona o i propri mezzi permettano l'indipendenza economica allora la militanza può essere svolta nel luogo che si ritiene più opportuno. Il campo immateriale è tutto intorno a noi, annulla lo #spazio e diminuisce il #tempo. La militanza informatica può essere svolta in modalità e luoghi differenti.
Una volta dato vita alla militanza per la resistenza sul campo immateriale, la classe operaia informatica dovrebbe creare delle #PiattaformeCooperative da mettere a disposizione della comunità neorurale. Il cooperativismo di piattaforma da alle persone la possibilità di vivere in comunità di dimensioni diverse con scopi diversi e di autodeterminarsi. Sia il singolo che il gruppo potrebbero far parte della cooperativa e avere le stesse possibilità di gestione. Le piattaforme cooperative devono servire sia come #organizzazione del lavoro, sia come strutture che consentano il #coordinamento e lo #scambio.
Alla base di tutto questo ci sono ovviamente i #dati o i #bigdata se preferite.
La classe operaia informatica dovrebbe lottare sul campo immateriale della #gestione dati a favore della la classe lavoratrice neorurale. Il conflitto sociale non è più tra capitale e lavoro ma tra #informazioni e #lavoro. La creazione di strutture immateriali comuni come le piattaforme cooperative sarebbero uno degli strumenti necessari per combattere questa lotta. Chi possiede i dati possiede il controllo sul lavoro. Una volta che la #classe operaia informatica possiede questo strumento e la capacità di elaborarlo, possiamo dire che il conflitto con il #sistema #capitalista è ristabilito in parità.
Senza questo il conflitto nel mondo materiale è destinato a fallire.
Il possesso dei dati sono alla base della società che verrà. Il capitalismo del controllo descritto da Shoshana Zuboff nel suo libro omonimo, dimostra come il #possesso dei dati e l'#elaborazione di questi saranno lo #strumento con cui il sistema schiaccerà la #libertà personale dei #molti come fine per il bene di #pochi. Dotare la resistenza di questo strumento è fondamentale. I dati e la loro elaborazione permetterebbero alla #resistenza che si occupa del mondo materiale di progredire a grande #velocità, ottimizzando il proprio lavoro e #coordinandosi a distanza con le altre #comunità in tempi molto rapidi. Si potrebbe partecipare all'utilizzo del mercato in maniera #paritaria ai capitalisti, solo che l'utilizzo di questo strumento non avrebbe lo stesso fine egoistico dei capitalisti.
L'utilizzo di cooperative di piattaforma permetterebbe uno #sviluppo diverso delle comunità che ne entrano a far parte. In un sistema di mercato capitalista ogni singola #azienda se la deve cavare da sola vincendo la #concorrenza di tutte le altre singole aziende, mors tua vita mea è la base di questo tipo di sviluppo e di mercato. In un #mercato fatto di cooperative di piattaforma formate da comunità che si basano sui principi di #condivisione e #MutuoAppoggio, ogni singola azienda non entrerebbe in un mercato pieno di #nemici da sconfiggere ma entrerebbe in un mercato pieno di #alleati con cui scambiare informazioni e #svilupparsi più rapidamente per il bene di tutti. Inoltre un #federalismo delle cooperative di piattaforma potrebbe essere anche un modo per utilizzare le risorse economiche in maniera comunitaria (la parte di questa teoria sul tema economico uscirà in un prossimo post quindi ora non approfondisco questo aspetto).
Il conclusione il lavoro che dovrebbe svolgere la classe operaia informatica in questa resistenza 2.0 sarebbe quello di costruire le strutture immateriali che la classe contadina neorurale necessità per il proprio progresso e coordinamento con le altre comunità, in più la difesa, lo stoccaggio e l'elaborazione dei big data a favore della resistenza che cosi si troverebbe ad affrontare il conflitto con il sistema ad armi pari.
Andrea, New Faces, RedS.