@FrankRamsey

L'attuale intelligenza artificiale è basata su sistemi e presupposti errati.

In sostanza si tratta del prosieguo del metodo di Turing mediante un programma che, grazie alla disponibilità di hardware adeguato, permette di costruire qualcosa di simile a quello che farebbe una persona. Questo si ottiene in base ad un programma aperto che permette di accedere ad una fonte quasi inesauribile di dati messi a disposizione della memoria della macchina. Naturalmente le risposte della AI dipendono dalla banca dati a cui ha avuto la possibilità di accedere, non c'è gerarchia nelle informazioni, non c'è distinzione tra informazioni vere e informazioni false e non c'è nessuna possibilità di controllo etico del risultato fornito.

Il problema è basilare perché si è pensato, erroneamente, che per fare intelligenza artificiale occorresse avere a disposizione una banca dati e che il risultato sarebbe stato tanto più efficace quanto più larga fosse stata tale banca dati.

Questo, tuttavia, non somiglia nemmeno lontanamente all'intelligenza naturale, come può riconoscere ognuno solo facendo poche valutazioni logiche, ma è pericoloso non solo per i motivi ovvi di danno che può produrre, ma soprattutto perché, se utilizzata come mezzo per fare qualsiasi cosa, costringe a non avere innovazione nei metodi e nella sostanza in quanto è solo un sistema che guarda al passato recente e remoto.

Come detto, non essendoci nessuna gerarchia tra le informazioni del data base, si può mescolare tranquillamente il vero con il falso, fatti veramente accaduti e leggende con risultati che probabilmente verranno scartati nelle risposte se c'è un minimo controllo di coerenza nell'output.

In realtà l'intelligenza naturale per dare delle risposte si serve solo delle informazioni di cui dispone e che riguardano il tema di cui si tratta.

Facciamo un esempio: si debba prendere una decisione se scommettere su una corsa di cani e quanto scommettere.

Se non conosciamo i cani che concorrono alla corsa inizialmente tutti hanno la stessa probabilità di vincere e questa è la sola informazione di cui può disporre il nostro “data base” sull'argomento se siamo persone normodotate intellettualmente. Cioè se i cani sono dodici ogni cane ha una ragione di scommessa 1 a favore e 11 contro. Quanto scommettere dipende dalla nostra valutazione soggettiva del valore del denaro di cui disponiamo. Questo non è un dato che possiede l'AI perché quest'ultima è, in quanto non intelligente, generalista nei suoi risultati.

Se siamo intenzionati a scommettere andremo a guardare le quotazioni dei bookmaker e da questo sapremo che chi si occupa di corse ha fatto una valutazione in base ai precedenti di tutti i cani in gara. Quindi potremo considerare per ogni concorrente i casi a favore e quelli contro con maggior raffinatezza e quindi essere indotti a scommettere di più o di meno su ogni cane a seconda dei risultati attesi.

La spesa sostenibile in scommessa non dipende solo dalla “curva individuale dell'utilità del denaro”, ma anche da fatti esterni come i rimbrotti della moglie se si perde, lo sfottò dei colleghi sul posto di lavoro o degli amici al bar. Ci può essere una volontà di evitare di far perdere denaro alla famiglia causando ristrettezze.

Quindi c'è in questa valutazione una costrizione di tipo “etico” perlomeno nelle forme più semplificate e comuni.

In ultima analisi per prendere una decisione, in questo caso occorrono pochissime informazioni a noi note e da acquisire all'esterno. Sarebbe assurdo che per scommettere ai dadi una persona prima si leggesse tutta la bibbia e la Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso.

Invece l'AI è abile al lavoro quando si è riempita di dati, anche inutili per la singola richiesta particolare, e può farci fare cose che sono incoerenti con il nostro modo di pensare in quanto non può tenere conto del “carattere” soggettivo di chi la interroga per fare qualsiasi cosa.

Quindi se pensata per fare più alla svelta quello che già fanno i normali computer evitandoci di fare cose ripetitive, può servire, ma per fare innovazione, per prendere decisioni è talmente pericolosa da essere paragonabile alla scoperta della fissione dell'atomo che venne subito utilizzata per sterminare gli abitanti di due città giapponesi.

Da “Seven deadly innocent frauds of economic policy” di Warren Mosler Dalla parte prima di “Seven deadly innocent frauds of economic policy” di Warren Mosler

(con preghiera di scusare la mia traduzione, qualsiasi contributo a migliorarla è benvenuto) Se non sapete cosa è il signoraggio questo ve lo spiega in modo semplice e comprensibile anche a chi non sa nulla di economia Micidiali innocenti frodi n.1:

Il governo federale deve raccogliere fondi attraverso la tassazione o l’indebitamento al fine di spendere. In altre parole, la spesa pubblica è limitata dalla sua capacità di tassare o prendere in prestito.

La verità:

La spesa del governo federale non è in alcun caso operativamente vincolata dai ricavi, il che significa che non esiste un “rischio di solvibilità.” In altre parole, il governo federale può sempre fare tutti gli eventuali pagamenti nella propria valuta, non importa quanto grande il deficit è, o quanto siano scarse le tasse che raccoglie.

Chiedete a qualsiasi membro del Congresso (come ho fatto più volte) o a un privato cittadino come il tutto funziona, e lui o lei vi dirà con enfasi che: “… il governo deve o tassare o indebitarsi per ottenere i fondi da spendere, proprio come qualsiasi famiglia deve ottenere in qualche modo i soldi di cui ha bisogno per spendere. E da qui derivano gli inevitabile problemi su sanità, difesa, sicurezza sociale, e ogni e qualsiasi spesa pubblica:

Come avete intenzione di pagare per questo ??? !!!

Questa è la domanda assassina, a cui nessuno risponde correttamente, e ottenere la risposta a questa domanda correttamente è il nucleo dello scopo civile posto a fondamento dello scrivere questo libro.

Nei prossimi brani, tutto vi sarà rivelato senza nessuna teoria e nessun filosofia – solo alcuni fatti nudi e crudi. Rispondo a questa domanda prima guardando esattamente come il governo tassa, e in seguito come il governo spende.

Come funziona l’imposta del governo federale?

Cominciamo guardando cosa succede se si pagano le tasse con un assegno. Quando il governo degli Stati Uniti ottiene il vostro assegno, ed è depositato ed “estinto”, tutto quello che il governo fa è cambiare il valore nel vostro conto corrente “in diminuzione“ dal momento che si sottrae l’importo del vostro assegno dal vostro conto in banca. Il governo effettivamente ottiene qualcosa di reale da dare a qualcun altro? No, non c’è una qualche una moneta d’oro da spendere. Si può vedere come ciò avvenga con l’online banking – guarda il saldo del tuo conto in banca sullo schermo del computer. Supponiamo che il saldo nel tuo conto è di $ 5.000 e tu scrivi un assegno al governo per $ 2,000. Quando l’assegno viene estinto (viene processato), cosa succede? Il 5 si trasforma in un 3 e il nuovo saldo è ora ridotto a $ 3.000. Tutto davanti ai tuoi occhi! Il governo non ha in realtà “ottenuto” nulla da dare a qualcun altro. Nessuna moneta d’oro è caduta in una borsa alla Fed. Hanno appena cambiato i numeri in conti bancari – niente “è andato” da qualche parte.

E cosa succede se si dovesse andare al vostro ufficio locale delle tasse per pagare le tasse con denaro reale? In primo luogo, si dovrebbe consegnare il mucchio di valuta all’impiegato di turno come pagamento. Poi, questi dovrebbe contarlo, vi darà una ricevuta e, si spera, un ringraziamento per aver contribuito a pagare per la sicurezza sociale, gli interessi sul debito pubblico, e la guerra in Iraq. Poi, dopo che tu, cioè il contribuente, lascerà la stanza, egli prenderebbe questi sudati soldi che hai appena sborsato e li getterebbe in un trituratore.

Sì, si buttano via. Distrutti! Come mai? Non esiste un ulteriore uso per essi. Proprio come un biglietto per il Super Bowl. Dopo essere entrato nello stadio e consegnato all’addetto un biglietto che valeva forse $ 1000, lo strappa e la scarta. In realtà, si possono effettivamente acquistare soldi tagliuzzati a Washington, DC

Quindi, se il governo butta via il vostro denaro dopo averlo raccolto, come fa che pagare in contanti per qualsiasi cosa, come la sicurezza sociale e il resto della spesa da parte del governo? Non è così.

Ora è possibile vedere perché non ha senso quello che tutti pensate che il governo deve ottenere denaro tassando al fine di spendere? In nessun caso può in realtà “ottenere” tutto ciò che successivamente “utilizza”. Quindi, se il governo in realtà non ottiene nulla quando tassa, come e cosa spende?

Come il governo federale spende

Immaginate di aspettarvi i vostri $ 2.000 di pagamento di pensione per accrescere il vostro conto in banca, che ha già 3.000 $ depositati. Se state guardando il vostro conto sullo schermo del computer, è possibile vedere come il governo spende senza aver nulla da spendere. Oplà! Improvvisamente il vostro estratto conto che leggevate con 3000 $ ora leggete $ 5.000. Che cosa ha fatto il governo per darvi quel denaro? Ha semplicemente cambiato il numero nel vostro conto in banca da 3.000 a 5.000. Non ci vuole una moneta d’oro e un martello in un computer. Tutto ciò che ha fatto è stato cambiare un numero nel vostro conto in banca, ponendo dei dati sul proprio foglio di calcolo, che è legata ad altri fogli di calcolo nel sistema bancario. La spesa pubblica è tutta fatta con l’inserimento di dati sul proprio foglio di calcolo chiamato “Il sistema monetario del dollaro americano.”

Ecco una citazione dal buon presidente della Federal Reserve Bank, Ben Bernanke, a “60 minuti” a sostegno:

SCOTT PELLEY: È il denaro delle tasse quello che la Fed sta spendendo?

Il presidente Bernanke: Non è il denaro delle tasse. Le banche hanno conti presso la Fed, più o meno allo stesso modo in cui lei dispone di un conto in una banca commerciale. Così, per prestare ad una banca, usiamo semplicemente il computer per aumentare le dimensioni del conto che essi hanno con la Fed.

Il presidente della Federal Reserve Bank ci sta dicendo in un inglese semplice che danno i soldi (spendono e prestano) semplicemente cambiando i numeri di conti bancari. Non esiste una cosa come dover “ottenere” le tasse (o prendere in prestito) per costituire una voce del foglio di calcolo che noi chiamiamo “la spesa pubblica.” I dati del computer non vengono da nessuna parte. Tutti sanno questo!

Dove altro vediamo che questo accade? La tua squadra calcia un goal e sul tabellone, il punteggio cambia da, diciamo, 7 punti a 10 punti. Qualcuno si chiede dove lo stadio ha preso questi tre punti? Ovviamente no! O tu abbatti 5 birilli al bowling e il tuo punteggio va da 10 a 15. Vi preoccupate da dove il bowling ha preso questi punti? Pensi che tutte le piste da bowling e gli stadi di calcio dovrebbero avere una ‘riserva di punti’ in una “scatola chiusa a chiave” per assicurarsi la possibilità di disporre dei punti che hai segnato? Ovviamente no! E se il bowling scopre che “si è commesso fallo di piede” e abbassa il punteggio di 5 punti, il bowling ora ha più punteggio a dare? Ovviamente no!

Sappiamo tutti come funziona l’immissione dei dati, ma in qualche modo questo è stato capovolto e rivoltato dai nostri politici, i media, e, la maggior parte, di tutti gli economisti tradizionali di larga diffusione.

Basta tenere a mente come punto di partenza: Il governo federale giammai “possiede” o “non possiede” nessun dollaro.

E’ proprio come lo stadio, che non “possiede” o “non possiede” un tesoro di punti da dare. Quando si tratta di dollari, il nostro governo, lavorando attraverso le sue agenzie federali, la Federal Reserve Bank e il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, è il custode del punteggio. (E fa anche le regole!).

Ora avete la risposta operativa alla domanda: “Come faremo a pagare per questo” E la risposta è: nello stesso modo il governo paga per qualcosa, cambia i numeri nei nostri conti bancari.

Il governo federale non sta “a corto di soldi”, come il nostro presidente ha erroneamente ripetuto. Questo non esiste. Né dipende dal “prendere” dollari dalla Cina o da altrove. Tutto ciò che serve per il governo per spendere è il cambiare i numeri in conti bancari presso la propria banca, la Federal Reserve Bank. Non c’è limite numerico di quanti soldi il nostro governo può spendere, ogni volta che vuole spendere. (Questo include i pagamenti di interessi, così come i pagamenti della Social Security e Medicare.) Esso comprende tutti i pagamenti pubblici effettuati in dollari a chiunque.

Questo non significa che la spesa pubblica eccessiva non potrà eventualmente causare la salita dei prezzi (che è l’inflazione). Ma significa che il governo non può andare in rovina e non può andare in bancarotta. Semplicemente non esiste tale fatto.

Allora perché nessuno nel governo sembra capirlo? Perché allora il Comitato Ways and Means nel Congresso si preoccupa di “come pagheremo questo?” Potrebbe essere che credono all’idea popolare che il governo federale, così come tutta la famiglia, deve in qualche modo prima “fare provvista” dei soldi per essere in grado di spendere. Sì, hanno sentito che è diverso per un governo, ma non ci credono completamente, e non c’è mai una spiegazione convincente che ha senso per loro.

Quello che tutti sembrano perdere è la differenza tra lo spendere la propria valuta che solo voi create, e spendere moneta creata da qualcun altro. Per utilizzare correttamente questa comune analogia governo federale/famiglia in modo sensato, vedremo successivamente un esempio di una “valuta” creato da una famiglia.

La storia inizia con dei genitori che creano dei tagliandi che poi utilizzano per pagare i loro bambini per fare vari lavori domestici. Inoltre, per “controllare il modello”, i genitori richiedono i bambini di pagare loro una tassa di 10 tagliandi alla settimana per evitare una punizione. Questo replica strettamente la fiscalità nell’economia reale, dove dobbiamo pagare le tasse o affrontare sanzioni. I tagliandi sono ora la nuova valuta domestica. Pensate ai genitori che “spendono” questi tagliandi per l’acquisto di “servizi” (faccende domestiche), dai loro figli. Con questa nuova moneta per la casa, i genitori, come il governo federale, sono oggi l’emittente della propria valuta. E ora si può vedere come una famiglia con una propria moneta è infatti molto simile ad un governo con una propria moneta.

Cominciamo ponendo alcune domande su come funziona questa nuova moneta per la casa. I genitori devono fare in qualche modo per ottenere i tagliandi dai loro figli prima di poter pagare i propri tagliandi ai loro figli per fare i lavori? Ovviamente no! In realtà, i genitori devono prima spendere i loro tagliandi per pagare i loro figli per fare le faccende domestiche, per essere in grado di acquisire il pagamento di 10 tagliandi alla settimana dai loro figli. In quale altro modo possono i bambini ottenere i tagliandi che essi devono ai loro genitori?

Allo stesso modo, nell’economia reale, il governo federale, proprio come questa famiglia con i propri tagliandi, non ha bisogno di ottenere i dollari che spende dalla tassazione o dall’indebitamento, o in qualsiasi altro modo, per essere in grado di spenderli. Con la tecnologia moderna, il governo federale non ha nemmeno bisogno di stampare i dollari che spende nel modo in cui i genitori stampano i propri tagliandi.

Ricordate, il governo federale non possiede né non possiede dollari, più di quanto il bowling possieda mai una scatola con i punti. Quando si tratta di dollari, il nostro governo federale è il segnapunti. E quanti tagliandi fanno i genitori nella storia dei tagliandi tra padre / figlio? Non ha importanza. Potrebbero anche solo scrivere su un pezzo di carta il numero di tagliandi di cui i bambini sono debitori, quanti ne hanno guadagnato e quanti hanno pagato ogni mese. Quando il governo federale spende, i fondi non “vengono da” qualche parte più di quanto i punti “vengono da” qualche parte nello stadio di calcio o la pista da bowling. Né la riscossione delle imposte (o il prestito) in qualche modo aumentano “tesoro di fondi” del governo disponibili per la spesa.

Il bosone di Higgs e le mistificazioni sulla scienza fisica.

La scienza fisica opera, secondo i principi fissati da Galileo, mediante induzione. Si tratta di un ragionamento incompleto che consiste nel definire che si ha una legge fisica se (molto sinteticamente e in termini puramente divulgativi): 1)Tutte le esperienze fatte conducono ad affermare che è vera la legge fisica che si è fissata; 2) Allo stato attuale delle nostre conoscenze essa è vera. Ovvero si tratta di qualcosa che somiglia molto al sillogismo che passa dal particolare (l’esperienza limitata per giungere a questo risultato) all’universale (la formulazione della teoria fisica) temperato, nell’erroneità evidente del metodo e della logica, dal rispetto della condizione 2) sopra indicata. In altri termini la fisica opera in un’ambito che secondo L. Wittgenstein, come confermato da F. Ramsey, è di tipo psicologico, ovvero dipendente dal modo di pensare specifico del ricercatore. Quello che la scienza fisica ci propone non è quindi una verità sul mondo esterno, ma una interpretazione di questo secondo gli schemi mentali di uno o più ricercatori. Quindi le leggi fisiche sono invenzioni e non scoperte che ci permettono di interpretare il mondo esterno, ma non sono in nessun modo una esatta riproduzione del mondo esterno. Infatti per poter definire oggettivamente (o più propriamente in forma atemporale) leggi sul mondo esterno occorrerebbe un tempo infinito al fine di testare l’infinita serie sperimentale che occorre per rendere l’esperienza completa ovvero avere una base di conoscenza universale e non particolare. Per semplificare ricorro ad un esempio. Facciamo l’ipotesi che un ricercatore di storia dell’arte abbia potuto trovare una parte di un affresco sotto un intonaco e, in attesa di liberarlo tutto dalla calce, osservi questo oggetto e induttivamente supponga che si tratti di una parte di un abito di un personaggio sacro che per il colore, la foggia e la forma si potrebbe riferire ad un particolare santo. Poi questa parte di dipinto viene liberato e si scopre che, guarda caso, non si tratta di quel santo, ma di un autoritratto dell’autore che si è così firmato. Certamente si tratta di un personaggio, si tratta di un affresco, ma il risultato della ricerca si è rivelato parzialmente errato. Il modo di procedere della fisica è analogo e quindi la scoperta di una particella non è altro che una conseguenza della teoria che si applica e dei mezzi usati per sperimentarla. Se ad esaminare l’affresco, anziché uno storico dell’arte ci fosse stato un particolare extraterrestre, con capacità percettive basate su differenti sistemi rispetto ai nostri e che ne ignorasse l’origine umana, avrebbe potuto benissimo ritenere che si trattasse di una formazione naturale e da questa trarre differenti proposizioni che comunque potevano risultare coerenti ancorché per noi smentite dalla nostra conoscenza che fossero dipinto dalla mano dell’uomo,. Infatti l’unico elemento che può inficiare una teoria fisica è un risultato incoerente nella sperimentazione. Se questo accade si modifica la teoria o si perfeziona con modifiche più o meno complesse fino al completo rigetto e sostituzione con altra più coerente. Nel caso del bosone di Higgs analogamente si tratta di un’ipotesi derivante da una teoria che è risultata, per ora coerente, in quanto si è trovata la particella che si cercava utilizzando metodi sperimentali coerenti con la teoria. Ma non si tratta di un oggetto che esiste realmente perché è il prodotto di una induzione, ovvero della psicologia di un ricercatore che ha definito quelle leggi fisiche. Se avesse creato una diversa teoria, a condizione che risultasse coerente, avrebbe potuto trovare qualcos’altro che avrebbe avuto un altro nome e non essere, ad esempio, una particella. Quindi il bosone di Higgs trovato al CERN ha solo dato l’informazione che la teoria fisica relativa, per ora è coerente. Ma già dall’esperimento risulta che le cose sono molto più complicate di come la teoria le ha rappresentate. Induction: Keynes and Wittgenstein I am going to discuss one of the most important philosophical questions, which is of general interest and not, I think, difficult to understand. What, however, is so difficult, that I have abandoned the attempt, is to explain the reasons which are to me decisive in favor of the view which I shall put forward, namely that it is the only one compatible with the rest of Mr. Wittgenstein's system. “The process of induction” he says, “is the process of assuming the simplest law that can be made to harmonize with our experience. This process, however, has no logical foundation but only a psychological one. It is clear that there are no grounds for believing that the simplest course of event will really happen”. This is the view which I wish to defend, but I shall begin by considering the only plausible account of an alternative view, with which I am acquainted; namely, that of Keynes in his Treatise on Probability. He introduces an hypothesis, which he calls the hypothesis of limited variety, which is roughly that all properties of things arise from the various combination of absence and presence of a finite number of fundamental or generator properties. He argues that the assumptions of this hypothesis would justify our attributing certainty to their conclusions, but that the appropriate degree of probability would approach certainty as more and more observations were made which confirmed conclusions. It seems to me that his argument for adequacy of this hypothesis contains a mistake; that what is required is not of the hypothesis that variety is limited, but that it has some definite limit. We can justify induction by supposing that there are only 1000 generator properties, or by supposing that there are only 5000000; but it is not enough to suppose merely that they are finite number. To explain why I think this modification necessary, is not possible without going into difficult details. (da Notes on Philosophy, probability and mathematics – Frank Plumpton Ramsey curato da Maria Carla Galavotti – ed. Bibliopolis. Par. 79 pagg. 296-297)

L'intelligenza artificiale non può prescindere dal comprendere in cosa consiste l'intelligenza naturale e, in particolare, che è deviante pensare il cervello come un organo che “funziona” assimilandolo ad altri organi interni. Il cervello è un organo di rappresentazione del mondo esterno da cui ricava i dati tramite i propri strumenti: gli organi di senso. Questo è stato scoperto da Ludwig Wittgenstein come espresso nel Big Typescript:

7 ..... Il processo , che chiamiamo capire una proposizione, una descrizione, è, talvolta, una traduzione da un simbolismo ad un altro; un ricalcare l'immagine, un copiare, oppure un trasporre in un altro modo di rappresentazione. Capire la descrizione vuol dire, allora, farsi un'immagine della cosa descritta. E il processo è più o meno simile a questo: eseguire un disegno secondo una descrizione. Ludwig Wittgenstein – Grammatica filosofica – La Nuova Italia – Edizione a cura di Mario Trinchero