Soffrendo con Fedora 37 😓
(pubblicato il 18 novembre 2022)
Non ce l'ho fatta ad aspettare.
Il mio iniziale approccio prudenziale è stato fagocitato in un sol boccone da un'insana curiosità e così, ieri pomeriggio, mi è sembrato del tutto normale infrangere le più elementari norme di buon senso.
Niente backup e via all'aggiornamento sulla macchina più critica.
L'aggiornamento in fondo è andato bene. Mmm... benino, per essere precisi.
Cosa è andato bene
L'aggiornamento.
Alla fine, sto scrivendo su un pc con Fedora 37 che fa il suo onesto lavoro.
Cosa non è andato bene
L'aggiornamento.
In alcuni suoi punti.
Partizionamento disco
Comincio da quello che è una mia incuria. Ho sovrastimato la bontà del partizionamento fatto a suo tempo e 50GB di root, che mi sembravano più che sufficienti, hanno mostrato la corda in un maniera piuttosto evidente.
Arrivati quasi alla fine del processo di acquisizione dei file (fatto da cli e non dal software center), si blocca perché il disco è quasi pieno e l'aggiornamento aveva bisogno di poco più di 2GB per essere completato. Recupero spazio cancellando un po' di log e riesco a finire per il rotto della cuffia.
Riconosco di non aver misurato a sufficienza il fattore di crescita di /usr e /var anche in presenza di installazioni flatpak (a livello di sistema e non di utente, ancora mea culpa) e snap.
Una volta finito, faccio piazza pulita anche dei flatpak inutilizzati e degli snap disabilitati per raschiare un altro po' di spazio.
Dipendenze rotte
Da che uso Gnu/Linux, ogni aggiornamento ad una major release mi lascia sempre un po' di cadaveri soprattutto quando il sistema non è immacolato e qua e là spuntano repository di terze parti.
Sono abituato. E così, prima dell'aggiornamento metto sempre da parte il listone delle app installate, prendo nota di ciò che viene segato man mano (la mia unica nota di merito in questa storia) e poi inizio la paziente opera di ricostruzione che non è mai immediata, soprattuto se dipende dai repository terzi che potrebbero impiegare qualche giorno prima di rilasciare le build per la nuova release.
La prima vittima è VirtualBox. Il suo repository non ha ancora rilasciato l'ultima versione per F37 Continuo a usare quella per F36. Poco male, repository disabilitato per ora. .
Poi un falso positivo, mlocate, sostituito in realtà da plocate.
Infine Dropbox.
nautilus-dropbox non è più presente, così ripiego su nemo-dropbox, che si porta dietro il metapacchetto cinammon-desktop e un altro po' di dipendenze, ma poca roba.
Nonostante il rimorso sulla dimensione della root faccia subito sentire la sua voce, lo considero un sacrificio accettabile, soprattutto perché ha il carattere della temporaneità .
L'alternativa sarebbe usare l'rpm secco dal sito Dropbox ma quando provo ad installarlo ecco il primo vero allarme della giornata:
Problema: conflicting requests
- nothing provides libnautilus-extension.so.1()(64bit) needed by nautilus-dropbox-2020.03.04-1.fc21.x86_64
(try to add '--skip-broken' to skip uninstallable packages)
Come riportato su ask.fedoraproject.org:
Nautilus changed extension API in GNOME 43, but Dropbox haven’t updated their extension yet. There is a fix 68 provided by the community, but Dropbox maintainers haven’t responded yet.
RPMFusion, a popular alternative place to get Dropbox, removed 22 nautilus-dropbox package for similar reasons – not able to build it and also lacking maintainers.
In altre parole, Nautlus ha cambiato le sue API, Dropbox non ha modificato l'estensione e non si parlano più.
Brutta cosa.
E poi c'è il runtime di qt5.
Da quello che ho potuto capire, F37 installa di base la versione 5.15.16-1 ma negli updates di Fedora è subito comparsa la versione 5.15.17-1 che però non può essere installata perché alcuni pacchetti richiedono la 5.15.16-1, altri richiedono (o richiederebbero, se sono aggiornamenti come keepassxc che quindi vengono congelati) la 5.15.17-1 e insieme non possono coesistere.
Potrei forzare l'aggiornamento ma sono certo che andrei a rompere alcune applicazioni nel migliore dei casi o ne provocherei addirittura la rimozione. Devo solo sperare che, mano mano, tutte le applicazioni vengano ricompilate col nuovo runtime così da poter aggiornare in maniera indolore.
Brutta cosa (e sono due).
Conclusioni
L'aggiornamento alla fine è andato bene, niente che non possa essere superato.
All'inizio avevo attribuito la cosa alle varie gradazioni di aggiornamento che hanno attraversato questa macchina da Fedora 33, ma sono ormai certo che non c'entri nulla. Anche se partissi con un'installazione pulita, quello che otterrei, al più, è che alcune applicazioni non potrei installarle per niente perché:
- mi mancherebbe un'estensione aggiornata
- non avrei il runtime corretto.
Gnu/Linux è così. Non è fatto per i deboli di cuore o per chi non abbia un buono spirito di adattamento.
Ma piace anche per questo e ne vale la pena.
Edit 18/11/2022
È appena uscito l'aggiornamento al runtime qt5 versione 5.15.17-1. Una buona parte dei miei problemi sono dunque rientrati a riprova che se avessi aspettato almeno una settimana, mi sarei evitato questo sbattimento.
#fedora37 #gnulinux #upgrade #qt5 # brokenpackages #nautilus #dropbox