Dove si nasconde la felicità. Presupponiamo che la felicità di per sé come parola e come concetto etimologico può assumere diversi significati. A partire dall'origine latina la parola è suddivisa in felix=fertile e icis la cui radice fe racchiude il termine abbondanza, ricchezza, prosperità. Ergo per cui la felicità è da attribuirsi ad un genere di entusiasmante sentimento legato alla materialità quindi al denaro. La felicità presente possiamo trovarla nei piaceri e nelle gratificazioni, ovvero praticando attività che reputiamo piacevoli; impegnandoci in qualcosa che ci consenta di utilizzare le proprie potenzialità; individuando un obiettivo e orientando la propria vita verso questo; godendo di relazioni positive. Una professione che viene svolta con passione arreca felicità e stabilisce un ponte di unione tra la materialità e la spiritualità intesa come funzione celebrativa della felicità e della serenità. Il concetto della felicità è racchiuso anche in questo semplice pensiero: se continuerete a ripetervi che qualcosa è impossibile o irraggiungibile, be', statene certi, finirà col diventarlo. Il pensiero crea la forma e materializza quello che dentro di noi abbiamo proiettato al di fuori, ecco dunque che la felicità se abbiamo pensato e agito positivamente si materializzerà davanti ai nostri occhi. Il piacere, la gioia, la serenità, il buon umore, l'ottimismo, l'entusiasmo sono ricettori e trasmettitori dello stare bene e quindi ci permettono di rimanere in contatto con tutto l'universo e non è roba da niente.

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