Trito e ritrito. Le notizie sono un copia e incolla. E' facile copiare e incollare, bastano pochi istanti ed il gioco è fatto e ancora meno di un'istante nel regalarci notizie che sembrano nuove, fresche e pulite ma che invece sono minestre riscaldate. Se tralasciamo la cronaca nera e giudiziaria la rimanenza è un'accozzaglia di parole che si avvicendano ad immagini quasi di “repertorio” ma che le testate giornalistiche ci ripropongono emulandone i contorni e perché no anche gli interni. La causa di questa proliferazione di notizie ripetute sta nella mala gestione dell'informazione italiana che di concerto con i social e le testate online arrecano piu' danni che rimedi. Internet e soprattutto gli smartphone hanno cambiato drasticamente il modo di fare informazione: se prima le notizie venivano date in maniera stringata al telegiornale (ma bisognava essere davanti alla TV) o il giorno dopo sui quotidiani cartacei, oggi tutto è completamente diverso. La proliferazione di siti e giornali online, di blog di improvvisati giornalisti dove ognuno scrive in tempo reale tutto ciò che gli succede e gli viene in mente all’impazzata fornendo notizie spesso futili ma talvolta anche veritiere, obbliga ai giornalisti di informare nel piu' breve tempo possibile perché altrimenti perderebbero lettori, sponsor e quindi denaro. Questo si collega a quanto sopra citato sulla ripetizione delle news che innesca un processo di produzione di notizie con un livello di credibilità pari a zero. Il futuro dell'informazione è online e nei grandi dibattiti televisivi che si trasformano in talk-show con tanto di risse e di scazzottature ma si sa... Chi grida di piu'...

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