Elezioni Europee 2024: Un altro fascismo in arrivo? // European Elections 2024: Another fascism on the rise?
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Oggi un amico mi ha chiesto se in Europa, e nello specifico nell'Unione Europea, sta tornando il fascismo del secolo scorso. La mia risposta è che, nonostante ci siano ovvie somiglianze, vale la pena dare uno sguardo alle meno ovvie differenze.
Negli Anni 20, il fascismo ha preso piede in Europa come conseguenza della Prima Guerra Mondiale (e altri fattori) che hanno impoverito la maggioranza dei cittadini, come sta succedendo negli ultimi 40 anni a causa del neoliberismo. Però ai tempi non fu lineare: c’erano battaglie ideologiche ovunque che si contendevano il potere col fascismo (e il capitalismo), ad esempio l’anarchismo spagnolo o il socialismo sovietico nell’appena nata URSS. I fascisti dovettero prendere il controllo dell’esercito e gonfiarli di botte per prendere potere il prima possibile, eliminare gli avversari politici e tenerselo stretto.
Oggi non c’è nulla di questo. Tutti i partiti in Europa sono capitalisti (e quelli che non lo sono sono politicamente irrilevanti), quindi quelli fascisti non hanno alcuna necessità di controllare l’esercito o pestare i propri avversari politici. Possono semplicemente continuare a fare ciò che stanno facendo finché non saranno eletti al potere, e solo allora iniziare a smontare pezzettini di democrazia. I loro obiettivi non saranno “espandere i confini” o “creare una nazione forte e unita” come nel secolo scorso (o come in Russia oggi!), semplicemente far sì che la Fortezza d’Europa continui a operare e che i ricchi capitalisti siano liberi di agire (come ad esempio la Brexit, capolavoro del protofascismo contemporaneo). Il fascismo, in ogni sua forma, è sempre una conseguenza del capitalismo in crisi.
Nessun partito di sinistra attuale può impedire questa dinamica, poiché non sono in grado di risolvere le crisi del capitalismo. Nella migliore delle ipotesi possono ritardarne l’ascesa, ma finché esiste la crisi la minaccia sarà presente. Quindi “votare per un partito non-fascista” non è una cura, solo un lieve antidolorifico. Neppure la democrazia elettorale in sé può impedire ciò: l’esistenza di persone che accumulano ricchezze stratosferiche implica che esisteranno finanziamenti ai partiti che favoriscono l’accumulo di ricchezze (o la deregolamentazione), mentre i partiti che cercheranno di limitarli saranno annegati. Di conseguenza, i partiti non cercheranno più di raggiungere i voti dei cittadini direttamente ma solo indirettamente, ovvero rendendosi prima di tutto attraenti ai finanziatori che poi forniranno i mezzi economici per ottenere i voti. Certamente la democrazia è un valore che dovremmo difendere, ma la democrazia elettorale E l’accumulazione di ricchezza nello stesso sistema non sono che una ricetta per l’oligarchia.
Se l’intero circo fascista è sorto e tramontato tra il 1920 e il 1940, in questo secolo sarà più lento e incrementale. Forse sarà dal 2020 al 2060, o ancora più in là .
IN BREVE sì, il fascismo è in ascesa, ma il panorama politico è così diverso che non si ripeterà nello stesso modo del secolo scorso.
Today a friend asked me if Europe, and specifically the European Union, is seeing a resurgence of 20th century fascism. My answer is that, while indeed there are obvious similarities, it's worth taking a look at the less-obvious differences.
Back in the 1920s, fascism took root in Europe as a consequence of WW1 (and other factors) that impoverished the vast majority of people. However it wasn't linear: there were ideological fights all over the place that contended with fascism (and capitalism), for example anarchism in Spain or Soviets in the newborn USSR. Fascists had to seize state military and beat them to a pulp in order to take power as fast as possible, eliminate every political opponent, and then keep a hold onto it.
Nowadays, there's only some of that. European citizens are indeed being impoverished by the consequences of Neoliberalism, but every European party is capitalist (those who aren't are usually irrelevant) so there's no need for any fascist party to seize power, military or beating their opponents to a pulp. They can just keep doing what they do until they're voted into power and then slowly erode democracy from within, while their main concern won't be “expanding borders” or “creating a national identity” as in last century (or current Russia!) but just keeping the Fortress Europe standing and make sure wealthy capitalists have their way. Brexit was (is?) the prime example of this, the prototype of contemporary fascism.
On top of that, no left party can prevent this since they're unable to solve the crisis of capitalism. At best they can delay fascism, but as long as the crisis is there it will always be a threat. So “voting for nonfascist parties” is not a treatment, just a mild painkiller. Electoral democracy as a whole cannot prevent it either: the existence of people that accumulate unreal wealth means that they are going to fund the political campaigns of parties that favor wealth accumulation (or deregulation) and flood out the parties that are against it. As a consequence, parties will no longer try to appeal to people to get their votes directly, but only indirectly, i.e. by appealing to the sponsors who then provide money to get them votes. Democracy is something we should seek to uphold, but the combination of electoral democracy AND wealth accumulation is just a recipe for oligarchy.
If the whole fascist circus got played between 1920 and 1940, in this century it might be way slower and incremental. Maybe it will take from 2020 to 2060, or even longer.
TLDR Yes, fascism is on the rise, but the political landscape is so different that it won't repeat itself in the same ways of last century. Fascism is always an epiphenomenon of capitalism in crisis.
- Andrea “Clockwork” Barresi