Le Mille Meraviglie del Kebab // The Thousand Wonders of Kebab
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Tutti amiamo il kebab. Non c'è niente da fare: da Torino a Catanzaro, da Cagliari a Venezia, il kebab è il piatto etnico più amato in Italia, e in alcuni paesi europei è addirittura uno dei piatti nazionali (ad esempio in Germania, grazie alla forte componente turca). Eppure ci sono molti motivi sociali ed economici per cui questo cibo (e chi lo cucina!) dovrebbe essere apprezzato ancora di più di quanto già non lo sia.
1) E' estremamente personalizzabile e inclusivo. Con salsa piccante o senza, con cipolla o senza, con carne di vitello o di pollo, panino o wrap, falafel per i vegetariani: ogni kebabbaro ha le sue specialità e le sue scelte. Alcuni hanno anche la sfoglia senza glutine per i celiaci!
2) E' accessibile a tutti. Ci sono molti altri ristoranti etnici altrettanto popolari (sushi, texmex, thai, cinese, etc), ma nessuno unisce il gusto al prezzo come il kebab. Anche i ceti meno abbienti possono sempre permettersi un'uscita per un kebab.
3) I kebbabari sono amichevoli. Tutti noi conosciamo almeno un Ahmed, Ali Baba o Samir nella nostra città, non mentiamo! I kebabbari infatti si fanno sempre chiamare per nome e cercano un rapporto amichevole col cliente. Alcuni (fanno rap)[https://www.youtube.com/watch?v=EuUg-BYQDCk] e sono (ospiti d'onore alle feste di maturità)[https://www.youtube.com/watch?v=sU4D6AItQho]. Gli anni dell'università a Torino passati da El Shesh, che ci regalava i dolcini al cocco e i tè alla menta quando andavamo spesso? Indimenticabili.
4) Supporta e integra le famiglie straniere in Italia. Molti stranieri nordafricani e mediorientali, spesso a causa di un razzismo diffuso delle generazioni precedenti e di leggi che rendono l'inclusione difficile, faticano a mettere radici nelle città italiane. Grazie ai kebabbari, i giovani hanno sviluppato un punto di vista radicalmente diverso e vedono la cultura araba come più vicina; un processo di integrazione che senza questo legame del cibo tipico sarebbe assai più arduo.
5) Fast food senza catene. Mentre McDonald, BurgerKing, Subway e altri colossi del fast food cercano di tappezzare le città con pratiche finanziarie abusive, i kebabbari sono tutti piccoli proprietari che sfuggono alla logica egemone dei loro rivali. Spesso a conduzione familiare, sono una forma di microimpresa che molti non hanno più il coraggio o la possibilità di proporre, eppure resiste nonostante le premesse avverse: i kebabbari esisteranno anche dopo il crollo del capitale!
6) E' sempre diverso. Città che vai, kebab che trovi! Non ci sono mai due kebabbari uguali e ognuno ha le sue tecniche, le sue salse, i suoi segreti. Ognuno di noi ha un kebabbaro preferito, tutti diversi, e in visita ad altre città è un consiglio sicuro e affidabile.
7) Perfetto per ogni serata... anche alcolica! Serata giochi da tavolo con gli amici? Kebab! Serie TV e chill? Kebab! Appuntamento romantico? Kebab! Si beve? Kebab! Svegliato con i postumi della sbornia? Ebbene sì: il kebab risolve anche il peggiore problema delle uscite serali.
Se non avete mai assaggiato un kebab, è il momento di cercare il più vicino a voi e di farvelo amico. Se invece siete già appassionati: qual è il vostro kebabbaro preferito nella città dove vivete?
——– 💾 ENGLISH 💾 ——-
We all love kebab. There's just no way around it: from Helsinki to Sicily, from Warsaw to Lisbon, kebab is the most love ethnic dish in Europe, and in some countries it's also a national dish (think of Germany and its widespread Turkish community). Yet there are more economic and social reasons to appreciate this dish (and its cooks!) even more than it already is.
1) It's extremely customizable and inclusive. Spicy or not, with or without onions, with veal or poultry meat, loaf or wrap, falafel for the vegetarians: every kebab has its specialties and options. Some even have gluten-free bread for the celiacs!
2) It's accessible. Everyone can afford a kebab. Sure, there are many other ethnic restaurants that are just as popular (sushi, Vietnamese, texmex, thai, Chinese, etc), but none of them mixes flavor and price like the kebab does. Even the least wealthy can always go for a kebab.
3) Kebab shops are friendly. All of us know at least an Ahmed, Ali Baba or Samir in our cities, I bet! Kebab shopowners always use their first name and look for a friendly bond with their customers. Some even (rap)[https://www.youtube.com/watch?v=EuUg-BYQDCk] and get (invited to parties!)[https://www.youtube.com/watch?v=sU4D6AItQho] The years in Torino spent at El Shesh', who used to treat us with coconut cake and mint tea? Unforgettable.
4) Supports and integrates foreign families. Many Northern Africans and Middle Easterners, often because of widespread racism among older generations and laws that make inclusion harder, struggle to make their new cities their homes. Thanks to kebab shops, youth has developed a radically different opinion and see the Arab culture as closer than ever; an integration process that would be way harder without the bridge of this wonderful dish.
5) Chainless fast food. While McDonald, BurgerKing, Subway and other fast food titans scramble across cities to maximize their presence with abusive financial practices, kebab shops are small owners that slip away from the hegemonic logic of their rivals. Often family-run, they're a form of small-business that many lack courage or means to offer, and yet resists despite the disadvantaging premises: kebab shops will exist even when capitalism crumbles!
6) It's always different. The more cities you see, the more kebabs you find! There are never two same kebabs, and every shop has its own techniques, sauces and secrets. Every one of us has a favourite kebab, all of them are different and they're a surefire advice to people who's visiting your city.
7) Perfect for every night... even with booze! Tabletop night with friends? Kebab! TV series and chill? Kebab! Romantic date? Kebab! Drinking party? Kebab again! Hangovered? You guessed it: breakfast kebab can fix even that.
If you've never tried a kebab, it's time to find the closest one and befriend it immediately. If you're already a kebab believer: who's your favourite in the city you're in?
- Andrea “Clockwork” Barresi