cosa non fa di me un collezionista—-
probabilmente: il fatto che se le condizioni di un oggetto sono troppo precarie, per fragilità o sudiciume, non so come gestirlo. il fatto che per me non c'è idolatria per autori o artisti o personaggi quali che siano. quello che vedo – sia tratti di vecchie foto, cartoline, dattiloscritti e manoscritti o libri – mi interessa solo nella misura in cui intellettualmente e (diciamo) artisticamente posso stabilire un rapporto che non è di possesso ma di immissione nel mio sistema di segni. devo poter integrare in questo modo l'oggetto nell'immaginario attivo. mio. cioè portarlo concretamente in un nuovo contesto. e farmici trascinare io stesso.
il collezionista blocca, e – se studioso – storicizza, e spiega.
è la differenza tra invenzione e inventario. io sto con la prima.