Quattro chiacchiere con gli amministratori di Misskey.social
Oggi intervistiamo i gestori della prima istanza italiana di Misskey, ovvero misskey.social.
Siete stati i primi a portare Misskey all'utenza italiana. Che difficoltà avete avuto?
Siamo entrambi professionisti dell’informatica da decine d’anni: nulla per noi è difficile, solo curioso. Per Tassoman è compresa anche la curiosità per la cultura giapponese.
Perchè scegliere una piattaforma come Misskey anzichè Mastodon?
Prima di tutto perché abbiamo le orecchie da gatto nella foto profilo. Poi per favorire la diversità, che è un bene prezioso del fediverso. Misskey è completamente diverso da Mastodon, nel senso che è nato prima, sebbene sia diventato famoso per la capacità di federazione tramite protocollo ActivityPub. Misskey sfrutta linguaggi più performanti e moderni, Redis, TypeScript, Vue, NodeJS. Sono paroloni ma il team di sviluppo è sempre pronto a virare verso quale sia la tecnologia migliore, sia oggi che in futuro.
A quale utenza vi rivolgete?
Abbiamo iniziato con orwell.fun, aprendo una istanza a persone “sensibili e intelligenti”, presupponendo che tutti siano sensibili e intelligenti e senza distinzioni. Pensando che l'idea di “normalità”, di “generalista”, fosse troppo superficiale per definire l'unicità degli individui. Successivamente abbiamo adottato anche Misskey, per primi in italia, per favorire ulteriore diversità. Per dare uno spazio iper tecnologico a chi desidera più di una stellina o una reazione con emoji. (Sì, ci sono altre cose in Misskey oltre alle emoji).
Siete soddisfatti del riscontro degli utenti?
Fino ad oggi abbiamo solo una segnalazione di moderazione, da un'altra istanza. La persona segnalatrice pensava che uno dei nostri profili fosse un bot (sebbene il regolamento indica di segnalarlo esplicitamente). Per il resto, la bandierina non si muove, né qui né su altre istanze. Le persone iscritte riescono a dialogare di teorie quantistiche, o credo religioso senza azzuffarsi. Alcune condividono vignette manga coi gattini, altre condividono importanti sociali di solidarietà. Esse non sono una quantità smisurata, collezionabile, e mai lo saranno. Poiché eviteremo di ospitarne più di quante potremo gestirne. Sebbene tecnicamente immaginiamo di avere a disposizione più risorse di tutte le istanze italiane messe insieme...
Progetti per il futuro?
Uno di noi, l'anno prossimo, vorrebbe andare in Giappone. L'altro, tra qualche anno, in pensione a Tahiti. Dove abita adesso è sempre estate, e le abitudini sono dure ad estinguersi...
Blog a cura di fedi.love