FeliceMente

Ho avuto il mio primo approccio col fediverso diversi anni fa, quando Mastodon era nato da poco e ancora non si usava, probabilmente, il termine fediverso.

L'idea di un social con funzionamento simile a Twitter, quindi una piattaforma di microblogging e non un social a tutti gli effetti, ma open source, non gestito da una multinazionale e con una timeline cronologica erano tutte cose che mi attiravamo moltissimo. Per intenderci, Twitter, come anche altre piattaforme social, non mostra i post delle persone (o aziende) che seguiamo in ordine cronologico, ma ce li mostra seguendo algoritmi che dovrebbero, in teoria, renderci più visibili le cose per noi più interessanti. Su Twitter si può disabilitare questo comportamento, che però dal mio punto di vista dovrebbe essere quello standard. Altro aspetto tipico di Twitter e delle altre piattaforme proprietarie è ovviamente la pubblicità, in forma di post sponsorizzati e non solo, scelti, ancora una volta, tenendo conto di quello che la piattaforma ha imparato di noi e facendo quindi in modo che il contenuto pubblicitario sia per noi di interesse.

Ecco, già il fatto di essere open source di presentare i post in ordine cronologico mi sarebbero bastati per apprezzare una piattaforma che trovavo estremamente promettente ma che aveva anche un'altra caratteristica interessantissima, ovvero la possibilità, per chiunque, di creare una community Mastodon gestendo in proprio una istanza (chiunque può prenderlo e installarlo su un proprio server, oppure appoggiarsi a piattaforme gestite come Masto.host) e queste non saranno mondi separati. Le varie istanze di Mastodon potevano e possono parlarsi. Io posso iscrivermi su una istanza (ad esempio, una di quelle storiche, come Mastodon.social, o una delle varie istanze italiane esistenti, come Mastodon Italia e Livello Segreto) e potrò essere seguito da persone di altre istanze e viceversa, grazie a un sistema di federazione basato su un protocollo standard, chiamato ActivityPub.

E' questa l'essenza del fediverso, una serie di istanze gestite da utenti diversi, che condividono il codice ma non necessariamente valori e contenuti (alcune istanze sono moderate e altre no, alcune accettano contenuti di ogni tipo mentre altre sono più incentrate su temi specifici, alcune accettano account gestiti da bot e altre no, etc...), ma che comunicano e permettono a chiunque si iscriversi, in generale, sulla istanza preferita (o magari quella geograficamente più vicina), senza per questo togliere la possibilità di seguire ed essere seguiti dagli utenti delle altre istanze.

Quanto ho iniziato a usare Mastodon, qualche anno fa, era sostanzialmente deserto, frequentato prevalentemente da appassionati di open source, criptovalute e blockchain in generale, e non era particolarmente interessante. Si vedevano i primi tentativi di utilizzo della piattaforma da parte da qualche publisher più grande, soprattutto grazie a bot che permettevano di postare su Twitter vedendo il proprio contenuto ripotato automaticamente su Mastodon, ma poco altro. Periodicamente sono tornato sulla piattaforma sperando di trovarla un po' più viva e, nei mesi scorsi, finalmente il mio desiderio è stato esaudito, con la nascita prima di molte nuove istanze, come le due sopracitate istanze italiane e poi, più di recente, con l'annuncio della volontà di acquisire Twitter da parte di Elon Musk, che (sinceramente non capisco fino in fondo per quale motivo...) ha portato a un fuggi fuggi di molti utenti dalla piattaforma dell'uccellino verso altri lidi...

Mastdodon ricorda molto Twitter, con la possibilità di seguire, come già detto, utenti dalla propria o da altre istanze, con la possibilità di avere una timeline relativa alla sola propria istanza e una globale, la possibilità di scrivere post (i Tooth) con diversi livelli di privacy, la possibilità di dare una stellina a un post (su Mastodon ha più lo scopo di marcare il post come preferito o di salvarlo per una consultazione successiva, più che di assegnargli un like) e con la possibilità di ripostare quanto scritto da altri (l'equivalente del retweet di Twitter, qui chiamato Boost). La piattaforma è pienamente fruibile dal web (con la possibilità di salvare, da dispositivi iOS e Android, l'app sulla schermata home per usarla come un'app a tutti gli effetti, visto che è una progressive web app), ma esistono anche diverse app, open source e proprietarie, tra cui la neonata app ufficiale, disponibile per iOS e Android.

Il clima che si respira su Mastodon è rilassato: si trovano prevalentemente utenti privati, ma anche qualche associazione che opera nel sociale e non solo e qualche produttore si soluzioni open source o altre realtà operanti nel fediverso. Le grandi aziende non sono sbarcate su Mastodon (almeno per il momento), mentre la Commissione Europea gestisce una propria istanza. Personalmente, trovo molto più interessanti i contenuti delle persone che seguo su Mastodon. Su Twitter, che uso decisamente meno, seguo solo qualche “vip” e qualche giornalista. Su Mastodon riesco a leggere abbastanza tranquillamente quanto postato dalle persone che seguo, senza perdermi niente ma senza l'ansia di rimanere indietro. Non c'è (almeno per ora...) la ricerca spasmodica di like e di repost: generalmente chi posta lo fa allo scopo di condividere, senza secondi fini, qualcosa di interesse anche con gli altri... in pratica... un piccolo angolo di paradiso social (e detto da uno che, come dicevo nel post precedente, non è un grande fan dei social network, non è poco...).

Il fediverso, tra l'altro, non si limita a Mastodon. Ci sono altre piattaforme che implementano altri approcci social (c'è il servizio di condivisione foto, quello di condivisione video, quello per gli eventi, quello simile a Facebook, quello simile a Reddit, etc...) e in effetti ho iniziato ad utilizzare diversi di questi servizi, ma magari ne parlerò in un post successivo, mi sono già dilungato fin troppo...

Se vi va di seguirmi su Mastodon, comunque, il mio account è @FeliceMente@Mastodon.social (dopo la seconda @ c'è il nome dell'istanza che mi ospita e dopo la prima c'è il mio nickname su quella istanza). Chi è abituato a usare gli aggregatori di news, può seguirmi anche direttamente dal feed RSS creato automaticamente dalla piattaforma per ogni utente.

Se vi va di iscrivervi, scegliete una istanza qualunque, magari una piccola, in modo da non sovraccaricare quelle con più utenti: potrete comunque interagire con gli account su altre istanze (salvo rari casi in cui gli amministratori di una istanza scelgono di non comunicare con altre istanza per qualche motivo) e potrete anche scegliere di migrare a una diversa istanza in un secondo tempo (caratteristica di Mastodon non necessariamente comune ad altre piattaforme del fediverso).

Un po' di anni fa, parecchi anni fa, avevo un blog chiamato FeliceMente. Era un'epoca in cui i social non erano preponderanti come ora ed era piuttosto comune avere un blog personale, tipicamente realizzato con WordPress oppure ospitato su servizi dedicati come Blogger.com (e in effetti, pensandoci, forse all'inizio l'avevo ospitato lì, prima di passare a WordPress gestito in proprio).

Non sono mai stato un amante dei social ma mi è sempre piaciuto scrivere, di qualunque cosa, in maniera piuttosto libera, quindi andai avanti per un bel po', parlando dei temi che mi appassionavano, legati prevalentemente alla tecnologia. Ho a un certo punto smesso di seguire il blog, che era ospitato gratuitamente su Altervista, ed è stato messo offline. Non essendomi preoccupato di riportarlo in vita non è ormai più accessibile (sigh...).

Realizzai perfino un podcast, in un periodo in cui era una tecnologia relativamente nuova (ma già adocchiata da Apple), utilizzata prevalentemente da publisher amatoriali come me, situazione decisamente cambiata negli ultimi anni: ormai è pieno di podcast realizzati da publisher “seri” e anche quelli amatoriali sono realizzati, complice anche il progresso della tecnologia, in maniera decisamente più professionale.

Con un po' di impegno si riescono a trovare entrambi, almeno in parte, sull'Internet Archive...

Comunque, per farla breve, sono un programmatore (con una certa tendenza a fare anche il sistemista e il devops engineer, quando serve...) appassionato di open source, decentralizzazione, cinema, musica e, in generale, delle cose che fanno bene alla comunità. Non ho un piano preciso per questo blog e, come per il precedente, immagino che finirò per parlare liberamente per quello che di volta in volta mi appassionerà (o che magari mi farà incavolare).

Buona lettura...