LA VIA DELLA SETA (…e di tutti i miei vorrei)

Vorrei viaggiare verso luoghi lontani, esotici, attraversare regioni e territori inesplorati. Vorrei percorrere le rotte carovaniere della Via della Seta e della Via dell’Incenso; antiche rotte commerciali: punti d’incontro di civiltà, mescolanze di lingue, usanze, tradizioni e religioni. Vorrei vedere ciò che resta delle antiche città di Petra e Palmira: vestigia di un lontano passato ormai dimentico, un viaggio a ritroso nel tempo per ritrovare posti d’indiscutibile fascino e d’incredibile varietà culturale. Vorrei sentire sotto i piedi la sabbia del deserto e sulla pelle il caldo torrido del sole. Trovare sollievo dall’arsura presso un’oasi, dissetarmi alla fresca acqua di un pozzo e godere dell’amabile ospitalità dei beduini. Vorrei camminare seguendo le orme del grande esploratore Marco Polo, attraversare il Medio Oriente e l’Asia Centrale, raggiungere la Cina, passare la Grande Muraglia, arrivare a Pechino, la Città Proibita, che porta su di sé il peso di secoli di storia. Vorrei seguire le rotte marittime aperte dagli esploratori portoghesi, come l’indimenticabile Vasco de Gama, navigare facendo rotta verso il golfo del Bengala, lo Stretto della Malacca e veleggiare fino a raggiungere le rinomate Isole delle Spezie. Sentire il profumo dei chiodi di garofano, della noce moscata, della cannella, della mirra e dell’incenso. Vorrei percorrere la tratta carovaniera attraverso il Mediterraneo e vedere l’Oman e lo Yemen, le vie che hanno favorito la diffusione dei tesori d’Oriente, che hanno permesso la divulgazione d’idee e conoscenze e che hanno contribuito a creare la civiltà permettendo a noi d’essere quello che oggi siamo.

Giulia Grignani ©