Io, leggo Quando prendo un libro tra le mani, è come se il mondo intorno a me si dissolvesse. La realtà si trasforma in un sottofondo distante, un sussurro che perde significato. Ogni pagina ha il potere di catturarmi, di trascinarmi in un universo alternativo fatto di parole, emozioni e visioni. Da bambino, il mio primo incontro con i libri fu quasi casuale. Ricordo ancora il vecchio scaffale polveroso nella soffitta di casa dei miei nonni. Era un ammasso disordinato di tomi, molti dei quali dall'odore acre della carta ingiallita dal tempo. Un giorno, spinto dalla noia, ne presi uno. Non ricordo il titolo, ma ricordo l'effetto: fu come se avessi aperto una finestra su un mondo che non conoscevo. Le parole si animavano nella mia mente, creando immagini che sembravano più reali di quanto lo fosse quella soffitta buia e polverosa. Da allora, leggere è diventata una necessità. Ogni libro è una porta, un invito a esplorare, a scoprire qualcosa di nuovo. Ci sono libri che mi fanno ridere, altri che mi fanno piangere. Alcuni mi lasciano senza fiato per la bellezza delle loro descrizioni, mentre altri mi tormentano per giorni, costringendomi a riflettere su ciò che sono e su come vedo il mondo. Leggere è un atto intimo, quasi sacro. Ogni volta che apro un libro, è come se stringessi un patto silenzioso con l'autore: lui mi dona le sue parole, io gli offro il mio tempo, la mia attenzione, e, in un certo senso, anche una parte di me stesso. Ci sono momenti in cui un libro mi cattura così tanto che dimentico tutto il resto. Mi immergo nelle sue pagine come un subacqueo nell'oceano, esplorando profondità sconosciute. Spesso mi chiedo: “Perché proprio questo libro mi tocca così profondamente?” Forse è la storia, forse i personaggi, o forse le emozioni che riesce a evocare. O forse è semplicemente il momento giusto. Credo che ogni libro abbia il suo tempo. Ci sono libri che ho provato a leggere più volte senza riuscirci, ma che, ripresi anni dopo, si sono rivelati perfetti. Come se avessero aspettato pazientemente il giorno in cui sarei stato pronto a comprenderli davvero. Non leggo solo per il piacere di leggere. Leggo per capire, per conoscere, per crescere. Ogni libro è una lezione, una guida, un compagno di viaggio. Mi è capitato di trovare risposte a domande che non sapevo nemmeno di avere, o di scoprire nuove domande da pormi. E non sempre le risposte sono rassicuranti. Ci sono libri che ti sfidano, che ti mettono davanti a verità scomode. Ma sono proprio quelli che, alla fine, ti arricchiscono di più. Ci sono anche momenti in cui leggere è una forma di evasione. Quando la vita si fa troppo pesante, troppo complicata, un buon libro è come un rifugio. Mi perdo tra le sue pagine, dimenticando per un po' le preoccupazioni, i problemi, le ansie. E quando torno alla realtà, spesso la vedo con occhi diversi. Più chiari, più calmi. Ma leggere non è solo un atto solitario. Amo parlare di libri, confrontarmi con altre persone, scoprire come un libro che per me ha significato una cosa per un altro abbia significato qualcosa di completamente diverso. Credo che sia questo il bello della lettura: è un'esperienza universale e al tempo stesso unica. Ogni lettore porta con sé la propria storia, le proprie emozioni, e questo rende ogni lettura diversa dalle altre. Se dovessi scegliere un libro che mi rappresenta, sarebbe impossibile. Ce ne sono troppi, e ognuno di essi mi ha lasciato qualcosa. Un pensiero, un'emozione, un ricordo. Ci sono stati libri che ho letto e riletto fino a consumarli, e altri che ho lasciato a metà, per poi riprenderli anni dopo. Ogni libro è come una relazione: alcuni li ami subito, altri li apprezzi col tempo. E ci sono quelli che, per quanto ci provi, non riesci a capire. Ma va bene così. La bellezza dei libri è anche questa: non c'è un modo giusto o sbagliato di leggerli. E così continuo a leggere, pagina dopo pagina, libro dopo libro. Ogni volta con la stessa meraviglia, la stessa curiosità. Perché leggere non è solo un passatempo. È un viaggio, un'esperienza, una scoperta. E io non smetterò mai di perdermi tra le pagine di un buon libro.