L'evoluzione non ha pregiudizi sessuali

PinguiniGli Albatros formano coppie omosessuali femminili. I Cigni Neri formano coppie omosessuali maschili. Ma non solo, in entrambi i casi le coppie omosessuali allevano la prole. I cigni neri possono rubare un uovo o accoppiarsi con una femmina che poi viene esclusa dalla coppia una volta deposto l'uovo. Le coppie femminili di Albatros “sfruttano” le scappatelle di un maschio che compone una coppia eterosessuale. In entrambi i casi sono strategie riproduttive che funzionano nei rispettivi ambienti e contesti di riferimento.

I pinguini hanno un'attività sessuale talmente “variegata” che i resoconti di George Murray Levick sulle loro abitudini furono censurati in età vittoriana. Omosessualità, masturbazione, atti di violenza, necrofilia sembra proprio che non si facciano mancare nulla. In realtà reagiscono “istintivamente” a determinate situazioni e posizioni, cercano di non farsi sfuggire nemmeno una possibilità remota di riproduzione. L'uomo tende ad antropomorfizzare eccessivamente il comportamento degli animali attribuendogli valenze che sono tipiche della proprio specie.

In natura troviamo tutto quello che è possibile trovare se c'è anche un minimo vantaggio di sopravvivenza o riproduzione in un determinato comportamento. Forse provarci con tutti e in tutti i modi conferisce ai pinguini qualche probabilità in più di riprodursi nelle condizioni estreme dell'ambiente in cui vivono. Lasciamo le spiegazioni dettagliate agli scienziati.

“Un giorno stavo guardando una femmina che si trascinava dolente sulla pancia spingendosi con le pinne, mentre le zampe posteriori venivano trascinate inerti. Mi stavo giusto chiedendo se ucciderla o no, quando un maschio, vedendola passare, corse da una collinetta vicino verso di lei e dopo un breve esame deliberatamente copulò con lei, mentre la femmina era ovviamente impossibilitata a resistere” George Murray Levick.

E' opportuno però dire che la natura non ci fornirà una guida pratica per i nostri giudizi morali. Non c'è un breviario a cui rifarsi a meno che non vengano scelti, opportunamente, solo quei comportamenti che ci fanno comodo e che sostengono spesso idee preconcette.

Esistono comportamenti animali che possiamo definire senza scrupoli. Come quello abbastanza diffuso in cui il maschio, una volta spodestato un altro maschio dominante, uccide i cuccioli in modo che le femmine tornino in estro e tramandare i propri geni. Accade in diverse specie ed è stato osservato anche nei gatti.

Quello che accade in natura può essere utilizzato in modo strumentale per giustificare qualunque cosa. E' stato fatto e continua ad essere fatto. E' la via più semplice per portare avanti un ragionamento e bloccare la discussione.

“Siccome accade in natura allora è accettabile, allora è giusto.”

E' un passaggio logico molto rischioso in cui però non pochi indulgono. Spesso per convenienza: è la natura quando fa comodo, non è naturale quando fa comodo.

“Siccome non accade in natura allora è innaturale, allora è ingiusto.”

L'abitudine degli uomini a delegare le proprie responsabilità forse è riconducibile alla strategia evolutiva che cerca di risparmiare energia in ogni situazione. Ma non toglie le castagne dal fuoco.

Ogni forma etica è un richiamo alla responsabilità individuale. Delegare il nostro giudizio a ciò che accade in natura è come delegarlo alle presunte istruzioni di una divinità immaginaria. Può dare l'impressione di alleviare il problema ma non lo risolve.

L'osservazione del mondo fornisce le informazioni necessarie per scegliere, ma la scelta sarà sempre una responsabilità individuale. Dobbiamo fare i conti con noi stessi, senza cercare scusanti.

Le scienze intese come studio e comprensione della realtà che ci circonda non forniscono soluzioni precotte. Nessuno può scaldare al microonde la morale della natura, non funziona così. Però consegnano un modo di pensare e valutare noi stessi e i nostri simili con la maggiore obiettività possibile.

Più sono complete le informazioni che abbiamo sulla realtà che ci circonda e maggiori saranno le probabilità che le nostre scelte siano etiche e svincolate da pregiudizi.

Riferimenti: La vita sessuale degli animali (Lisa Signorile)

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