Siamo tutti africani
Dove sia nata la vita su questo pianeta di preciso non lo sappiamo, ma sappiamo dove si è sviluppata con una diversità tale da dare origine a una complessa differenziazione di specie. Acqua, sole, energia sufficiente, calore. Una volta nata, la vita si è sempre spostata. Gli esseri viventi hanno sempre migrato, perché, anche per un essere unicellulare, muoversi significa aumentare le proprie possibilità di sopravvivenza e riproduzione. La vita ha iniziato quasi subito a muoversi e poi a muoversi sempre di più, e meglio. Aerei, treni, automobili. Muoversi è la radice della vita. Qualcuno vuole migrare su Marte? Tornare sulla Luna? Che ambizione primordiale! Anche le meduse si muovono. Spostarsi per cercare opportunità: cibo, un lavoro, un compagno o una compagna, dei figli, un futuro di vita. La luce per fare la fotosintesi. Vale anche per i primi esseri viventi asessuati, il sesso è solo un motivo in più per muoversi. La migrazione è talmente connaturata negli esseri viventi che questi si spostano prendendosi il rischio di arrivare in luoghi inospitali alla vita. Sembra che il gioco valga sempre la candela e poi anche al Polo Nord e in Antartide si può trovare comunque il modo di passare quella notte gelida di sei mesi, in fondo lì la concorrenza è minore.
L'Africa è un bel posto da cui partire. Sono partiti tutti dall'Africa. I viaggi della vita complessa nascono da lì. Le prime migrazioni degli uomini sono iniziate circa 120.000 anni fa, ne sono seguite altre, più consistenti, degli uomini moderni tra gli 80.000 e i 60.000 anni fa. Muoversi per mangiare e fare una copia di se stessi. Prima verso l'Asia, Papa Nuova Guinea e Australia. In Europa attraverso il corridoio del Danubio. Poi dall'Asia verso il Nord America a giù fino al Sud America. “Sì viaggiare. Con un ritmo fluente di vita nel cuore”.
L'ostinata difesa di un territorio è solo un modo di vivere ciò che siamo senza rendersi conto del tutto di ciò che siamo. Difendiamo un territorio dai migranti solo perché la nostra migrazione è avvenuta prima, talmente prima che nelle aree temperate e boreali la pelle si è schiarita per adattamento biologico alle ore di luce durante l'anno. Niente di divino! Soprattutto non c'è niente di etico nell'essere arrivati prima. Migrare e preservare sono attitudini connaturate in noi per evoluzione, ma nell'indole di chi vuole controllare il proprio territorio a tutti i costi c'è l'oblio di coloro che hanno rischiato per raggiungerlo, di chi ha migrato per raggiungerlo: i nostri antenati. Ignorare questa realtà significa negare una parte di se stessi. Far finta che la vita sia un'altra cosa da quello che è realmente.
Siamo tutti migranti africani.
Mi trovate anche qui: