Punti di vista
L'essere maschio, bianco e con un reddito costante mi pone in un punto privilegiato: nessuno mi discrimina per il mio aspetto o per i miei gusti sessuali e non devo elemosinare niente. Certo, essere dello stesso genere del sesso avuto alla nascita semplifica le cose.
Sono abbastanza vecchio da avere dimestichezza con le problematiche femministe, meno su quel che agita l'universo Lgbtqia+ (per scrivere bene la sigla ho dovuto verificare su google): abito al paesello da 20 anni e se non ci fossero i miei figli che abitano a Bologna (e non leggessi i giornali o frequentassi mastodon) probabilmente ne ignorerei l'esistenza. Veramente no, i giornali e la propaganda di destra rompono i coglioni sul “gender” che porterà l'umanità alla rovina.
Naturalmente non sono nella posizione di dire a nessun altro come debba sentirsi rispetto a questo e a quello. Un bianco può essere razzista e misogino e omotransfobico, una donna può essere razzista e omotransfobica, un nero può essere razzista e misogino e omotransfobico... e tutti potrebbero fare bodyshaming!
Far parte di una categoria oppressa o bullizzata non esclude questa categoria dalla possibilità di opprimere o bullizzare un'altra categoria. Cerco sempre di tenerlo a mente, soprattutto quando non capisco certe dinamiche.
Non è difficile capire* (o almeno provare a capire) certi sentimenti razzisti di alcuni neri americani verso gli ebrei (e, a dire il vero, anche verso i neri africani), non parliamo poi degli ebrei di origine askenazita verso i sefarditi e viceversa, di tutti loro verso le donne, di molti di loro – donne comprese – verso i trans...
Sembra proprio che il razzismo e la discriminazione (e la schiavitù) siano di molto precedenti alla creazione degli Stati Uniti. La situazione è complessa e si presta a molte letture diverse (spesso contraddittorie).
Credo di aver (quasi) capito il punto di vista di certe femministe radicali nei confronti della problematica gender e viceversa. Cioè ci sto provando. Quel che non ho capito è tutto questo astio, questo odio verso questo genere di femministe. Ho letto articoli, post, richieste di boicottaggio, meme, a volte molto violenti che non capisco. Cioè, capisco che qualcuno si incazzi perché una certa categoria non ti sia vicina come vorresti, ma il nemico principale – quello che scrive leggi e vieta cose – è un altro.
Soprattutto leggo un sacco di cose reticenti, vedo un sacco di autocensura come se fosse davvero difficile discuterne apertamente, sembra esserci la paura di essere additati...
Insomma avere un punto di vista privilegiato non mi fa capire più di tanto e temo che l'essere un boomer non mi giustifichi, ma insomma se qualcuno si sente di suggerire letture, spunti... * Capire non è condividere