matteofortini

Immagine OdG

Dai dati riferiti al 2019, una donna nella sua vita farà un lavoro retribuito per 9 anni in meno dell'uomo medio (27 anni contro 36), ma avrà il 46,2% di essere disoccupata, contro il 26,6% di un uomo. Avrà una probabilità del 61% in più di quella degli uomini di prendersi cura dei figli e della casa (81% delle donne, 20% degli uomini). Sarà sottorappresentata nel Governo (43%), nel parlamento (36%), nelle assemblee regionali (23%), nei CDA delle grandi aziende (39%), delle banche centrali (24%), negli enti di ricerca (30%), nelle aziende radiotelevisive statali (33%), nei comitati olimpici (17%). Nella sua vita avrà il 51% di probabilità di essere molestata sessualmente. In compenso, avrà un'aspettativa di vita più elevata di 5 anni rispetto agli uomini. [Gender Equality Index 2021 – EIGE] Le donne sono sottorappresentate o mal rappresentate nel cinema: 4 film su 10 non passerebbero il test di Bechdel[qui le statistiche]. Il 98% di chi ha perso il lavoro nel 2020 (anno di COVID) è donna (su 101mila nuovi disoccupati, 99mila sono donne)[Wired su dati ISTAT]. Siamo in una società che sempre di più cerca di basare le proprie decisioni sui dati. “Senza dati, sei solo un'altra persona con un'opinione” diceva un citatissimo Edwards Deming. L'amministrazione regionale ha volutamente chiamato la propria agenda digitale “Data Valley bene comune”, per ricordare che vogliamo rendere i dati un patrimonio condiviso e che li vogliamo usare per prendere decisioni migliori. Recentemente Cento è stato fra i Comuni sperimentatori dell'indice DESIER, realizzato dalla Regione, che valuta il livello di digitalizzazione a scala comunale. In un mondo governato dai dati, non essere contati significa non esistere per chi deve prendere decisioni politiche e per chi deve o vuole monitorare. La disparità di genere è la differenza di prospettive e possibilità dovute all'appartenenza a un genere. La nostra costituzione in più articoli promuove le pari opportunità fra tutti gli individui e già dalla prima versione ha voluto dedicare un articolo (37) alla parità di diritti delle donne lavoratrici. Gli stessi obiettivi dell'Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile includono l'eliminazione di ogni discriminazione di genere. Anche il nostro Comune ha presentato un progetto per il contrasto alla disparità di genere, citando le strategie e buone prassi di EIGE (European Institute for Gender Equality) secondo il quale l'Italia è 14esima, 4.2 punti sotto la media EU, nel Gender Equality Index, un valore che include dati su lavoro, denaro, conoscenza, tempo, potere, salute. L'EIGE indica il gender mainstreaming come una delle strategie per arrivare a questi obiettivi, ossia rendere le preoccupazioni e le esperienze delle donne e degli uomini una dimensione integrale della progettazione, attuazione, monitoraggio e valutazione degli interventi e dei programmi in tutte le sfere politiche, economiche e sociali, in modo che il beneficio tratto sia paritario e la disuguaglianza non si perpetui. La valutazione di impatto di genere (VIG) è uno strumento per programmare politiche pubbliche più eque e per esaminare gli effetti delle politiche e dei provvedimenti amministrativi volti a ridurre la disparità di genere. Come è stato sottolineato da organizzazioni internazionali come le Nazioni unite e la World economic forum, l’applicazione di questo approccio è impossibile in mancanza di dati di genere. Questa assenza di dati suddivisi per almeno due generi, maschile e femminile, viene chiamato “gender data gap/divario di dati di genere”. La principale funzione di questo metodo è quella di rendere donne, ragazze e bambine visibili nelle statistiche in ogni sfera di analisi. L'ONU ha proposto 72 indicatori di genere. Da un'analisi di Openpolis, 38 di questi indicatori non sono disponibili in Italia, rendendo quindi impossibile il monitoraggio delle politiche ad essi collegati. Proprio per la mancanza di dati di genere analizzata e l’arrivo dei fondi legati al PNRR, come associazione femminista Period Think Tank, ha deciso di promuovere da marzo 2021 la campagna #datipercontare per chiedere alle istituzioni, partendo da quelle locali, un impegno concreto a rendere aperti e pubblici i dati necessari a misurare il gap di genere. La campagna ha due obiettivi. Il primo è la disponibilità di dati aperti disaggregati per genere, mentre il secondo è di impegnare gli enti locali affinché la valutazione di impatto di genere, anche in fase preventiva, diventi uno strumento obbligatorio per la definizione delle politiche e degli investimenti, soprattutto quelli finanziati dal Recovery fund (PNRR). Come già indicato dall'agenda digitale regionale, si chiedono dati disaggregati e aperti, perché siano un bene comune sul quale lavorare e confrontare anche realtà diverse. A questa campagna hanno già aderito i comuni di Bologna, Ravenna, Palermo, Milano. Period think tank ha organizzato lo scorso novembre un convegno su dati e indicatori di genere per un PNRR più equo con la Regione Emilia-Romagna. Vogliamo aderire anche come Comune di Cento.

Il 25 Giugno si è tenuto il primo appuntamento dei Cantieri della PA Digitale – Smart City, organizzati da ForumPA.

Raccolgo qui alcuni spunti sia dal mio punto di vista di Assessore del Comune di Cento, sicuramente molto parziale, rispetto a tutto il lavoro complessivo svolto dalla nostra Amministrazione, sia come civic hacker.

L'inizio

Il primo confronto con l'emergenza è stato nella terza domenica del Carnevale di Cento, 23 Febbraio 2020: abbiamo dovuto decidere al mattino se annullare la sfilata, con qualche migliaio di persone che già stavano riempiendo il centro storico. In questo caso si incrociavano diversi elementi, fra cui ricordo:

  • la possibilità di contagi, visto l'assembramento
  • l'ordine pubblico, visto il probabile panico che una evacuazione generale avrebbe potuto causare
  • la competenza nelle decisioni, siccome era atteso in giornata un decreto del Presidente della Regione Emilia-Romagna
  • la notizia che gli altri carnevali si stavano per svolgere regolarmente, come anche, ad esempio, le partite di campionato di calcio

La decisione concordata è stata quella di svolgere comunque la manifestazione, riducendo il più possibile i tempi non strettamente necessari.

La risposta

Il problema della velocità del cambiamento delle condizioni al contorno

Rispondere all'emergenza è stato reso molto difficile dalla velocità con cui sono cambiate continuamente regole sia nella fase “peggiorativa” che in quella “migliorativa”. Nel primo caso, si rischiava di impostare interventi che successivamente sarebbero diventati proibiti, nel secondo si lavorava per facilitare la ripresa delle attività permesse in modi inconsueti, per poi magari essere anticipati dallo sblocco totale delle stesse.

Società civile

Come sempre, la società civile, in particolare il volontariato, ha risposto rapidamente ed efficacemente alle necessità più urgenti.

Ricordo ad esempio:

  • la consegna di spesa e dispositivi di protezione a domicilio da parte del gruppo ANA-Protezione Civile
  • la consegna di farmaci a domicilio da parte di CRI
  • la “spesa solidale” a cura di un gruppo di volontari, in collaborazione con le Caritas parrocchiali e il Comune: raccolta di beni alimentari nei supermercati, che poi venivano consegnati a chi ne avesse bisogno
  • la “spesa sospesa” a cura dell'associazione Cento Insieme, che raccoglie molte delle associazioni di volontariato: autotassazione per un fondo da destinare a pagare, in parte o in tutto, la spesa a chi è in difficoltà
  • le visiere realizzate con stampanti 3D e taglio laser per gli operatori sanitari dal gruppo di maker locale “100Makers”
  • le valvole adattabili alle maschere da snorkeling realizzate da laboratori e aziende locali
  • le attività per bambini proposte da tante associazioni e raccolte dalla Fondazione Teatro Borgatti per “intratteniCento” nel canale YouTube del Comune
  • la raccolta fondi “Arte in causa” dell'incubatore VZ19 per l'acquisto di un ecocardiografo palmare da donare all'ospedale di Cento

Amministrazione

La risposta dell'Amministrazione, oltre al supporto a quanto realizzato dalla società civile, si è concentrata nei temi che seguono.

COC

Il Centro Operativo Comunale, già attivo per il periodo del Carnevale, è stato potenziato e allargato.

Raccolta fondi

Il Comune ha promosso una raccolta fondi per gli operatori sanitari che ha raccolto circa € 30.000 da parte dei cittadini, più € 30.000 di contributo dalla locale Cassa di Risparmio di Cento. Le prime spese sono state dedicate all'acquisto di un tunnel di sanificazione per gli automezzi dell'Amministrazione e dei volontari convenzionati, utilizzabile a pagamento anche da privati. Sono state inoltre acquistate macchine sanificatrici per ambienti, donate a varie realtà del territorio che si occupano di anziani, persone con disabilità, accoglienza alla vita.

Bilancio

  • Difficoltà nel capire l'impatto sul bilancio comunale di risparmi per mancate erogazioni di servizi e maggiori spese per l'emergenza. L'ideale sarebbe stato una sorta di rendiconto nel mese di maggio nel quale verificare l'equilibrio del bilancio
  • Partecipazione a tutte le verifiche da parte di IFEL e altri enti per valutare l'impatto previsto e le potenziali necessità di aiuti da parte di Stato e Regione
  • Abbiamo aderito per € 1.500.000 alla possibilità di rimandare le rate in scadenza dei mutui, rateizzandole nei prossimi 10 anni a tasso zero. Questa cifra è disponibile per attività di supporto a cittadini e imprese, per superare l'emergenza e rilanciare l'economia.

Smart working

  • Gli uffici hanno subito lavorato per la riorganizzazione introducendo la possibilità dello smart working appena il Governo l'ha incoraggiato con i propri decreti, rendendolo più semplice e togliendo i limiti di ricorso allo strumento
  • I sistemi informativi hanno supportato il cambiamento, forti dell'application server già in uso da anni nel Comune, che già permetteva una uniformità nell'accesso al proprio spazio di lavoro da tutte le postazioni e dai propri dispositivi
  • si è aderito alla possibilità di finanziamento della Regione Emilia-Romagna per i progetti di smart working, ottenendo un contributo di € 52.500 su un progetto di € 70.000.

Comunicazione

  • Creazione di un'area tematica per il COVID, nella quale ritrovare tutte le informazioni aggiornate
  • Rivisitazione della sezione notizie del sito istituzionale per mantenere il più possibile in primo piano tutte le novità, divise per argomento
  • Cura dei social network per l'invio di comunicazioni veloci e puntuali

Da segnalare in questo punto la posizione in prima linea assunta dal nostro Sindaco, che come molti altri ha utilizzato diffusamente la possibilità di pubblicare video periodici sui social con gli aggiornamenti almeno quotidiani. Questo metodo è stato estremamente apprezzato e ha raggiunto un numero molto consistente di cittadini. Attenzione è stata posta all'aggiornamento parallelo di tutte le fonti istituzionali “tecniche” (sito, pagine social del Comune), in modo da evitare polarizzazioni eccessive sulla persona del primo cittadino. Allo stesso tempo si è cercato di fare attenzione all'accessibilità, sottotitolando il maggior numero di interventi possibile.

Servizi sociali

  • attenzione per le persone fragili, con telefonate per verificare come stessero e anche per solo fare due chiacchiere
  • “Filo di doni”, in collaborazione con le associazioni di volontariato, per uno scambio di doni a distanza fra persone inserite nel “progetto fragilità”, che nello stesso tempo creava piccoli eventi nei quartieri e nei cortili dei palazzi, ammirabili da finestre e balconi, per mantenere vivo il tessuto sociale
  • definizione delle modalità di concessione, organizzazione, stampa e consegna dei buoni pasto del Governo, con attenzione alla privacy e all'equità
  • incremento di € 100.000 delle disponibilità per i servizi sociali per fare fronte a nuove situazioni che sono state portate a conoscenza dei servizi a seguito del lockdown e alle esigenze riguardo alle politiche per l'abitare. Sono stati inoltre bloccati gli sfratti

Scuole, giovani, famiglie

  • incontri in remoto con i ragazzi del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi
  • incontri in remoto e attività col Tavolo Adolescenti
  • numero di telefono di ascolto presso il Centro per le Famiglie
  • azzeramento delle rette di nidi e scuole dell'infanzia comunali per il periodo di chiusura
  • azzeramento delle rette dei centri diurni per il periodo di chiusura
  • contributo di € 100.000 alle scuole paritarie convenzionate, per ottenere anche per i loro utenti l'annullamento delle rette per il periodo di chiusura

Cultura

  • La mostra “Emozione Barocca – Il Guercino a Cento”, chiusa forzatamente per l'emergenza, ha aggiunto la possibilità di una visita virtuale, entrando a far parte del progetto “La cultura non si ferma” del MIBACT
  • Il progetto “intratteniCento”, coordinato dalla Fondazione Teatro Borgatti, oltre a coinvolgere le associazioni di volontariato, ha anche condiviso video di produzioni dialettali e per bambini
  • sono stati contattati i rappresentanti delle associazioni beneficiarie del bando per le attività culturali del Comune di Cento, in modo da verificare l'impatto e la reazione all'emergenza dei loro progetti e la possibilità di riorientare alcune delle attività

Imprese

  • stanziamento di 350.000€ per finanziare a fondo perduto con 600€ ciascuna un potenziale gruppo di quasi 600 attività costrette a chiudere per il periodo del lockdown
  • contributo per la tariffa rifiuti per gli esercizi che hanno più costi, come quelli che producono e distribuiscono alimenti
  • consegna di mascherine ai farmacisti, quindi distribuzione di mascherine per la popolazione attraverso gli esercizi commerciali
  • incontri frequenti con le associazioni di categoria per permettere il prima possibile la riapertura in sicurezza, con disponibilità di ampliamento dei dehor per l'aumento o il ristoro dei posti a sedere a distanza regolamentare.
  • sperimentazione di una ulteriore zona a traffico limitato, andando incontro alla richiesta pervenuta dalle attività presenti

Amministrare durante l'emergenza

Il problema della funzionalità della parte “politica” della Pubblica Amministrazione non è stato subito trattato dai decreti che via via si susseguivano. Mentre veniva permesso e incoraggiato il lavoro agile e l'uso delle connessioni digitali, lo stesso non veniva fatto per le riunioni politiche, nel nostro caso giunte, consigli, commissioni consiliari. Per inciso, non era neppure chiaro se gli spostamenti di consiglieri e assessori potessero essere giustificati da “motivate ragioni lavorative”, non trattandosi di rapporti di lavoro. Il DL 73 del 17 Marzo 2020 ha disposto che

i consigli dei comuni, delle province e delle città metropolitane e le giunte comunali, che non abbiano regolamentato modalità di svolgimento delle sedute in videoconferenza, possono riunirsi secondo tali modalità, nel rispetto di criteri di trasparenza e tracciabilità previamente fissati dal presidente del consiglio, ove previsto, o dal sindaco Grazie a questo, si è potuto riprendere a pieno ritmo il lavoro degli organi di indirizzo politico, anche se ciascuno ha dovuto gestire internamente:

  • gli atti con i quali permettere e normare il funzionamento delle assemblee, per quanto riguardava, ad esempio, l'identificazione dei partecipanti e le modalità di espressione del voto
  • la piattaforma su cui incontrarsi, tenendo conto delle necessità di sicurezza e privacy
  • la distinzione fra riunioni segrete, come quelle di giunta, aperte al pubblico, come le commissioni, pubbliche, come i consigli

Definiti questi dettagli, è stato molto utile potersi incontrare, dialogare e deliberare nonostante l'impossibilità di ritrovarsi di persona, con alcuni elementi di accessibilità innovativi, come la possibilità per alcuni di partecipare nonostante avessero alcuni problemi di mobilità, che avrebbero pregiudicato la loro partecipazione agli incontri in presenza.

Il progetto covid19italia.help

Il gruppo di volontari e le organizzazioni con i quali abbiamo realizzato terremotocentroitalia.info, lanciato insieme a Matteo Tempestini e supportato da ActionAid, ha colto la scintilla di una proposta di Maurizio Napolitano, realizzando una nuova piattaforma, covid19italia.help, volta anche questa a raccogliere e condividere segnalazioni e informazioni utili e verificate sull'emergenza. Per la prima volta ci siamo confrontati con un evento di portata nazionale e abbiamo anche varcato i confini italiani, con due spinoff, uno in Portogallo (pt.covid19people.help) e uno in Grecia (www.covid19greece.help).

Il futuro

I temi più importanti, su cui ci si sta concentrando in questo momento, sono:

  • la scuola, sia come organizzazione della ripresa, sia per quanto riguarda la possibilità concessa ai sindaci di fungere da commissari straordinari per l'edilizia scolastica, sia per l'attività in corso da parte di Lepida per la Regione Emilia-Romagna di connessione di tutti i plessi scolastici
  • il mondo del lavoro e delle imprese, cercando di venire incontro alle difficoltà sia con finanziamenti, sia con semplificazioni ed esoneri di tributi, come ad esempio quello relativo all'occupazione di suolo pubblico per i dehor
  • la cultura e lo spettacolo, organizzando eventi diffusi e all'aperto, per evitare assembramenti e rivitalizzare il territorio