Alcuni appunti su una nuova evangelizzazione
ovvero, sul perché la chiesa perde la capacità di portare avanti la sua missione.
Riflessioni scaturite dalla stimolante intervista a Vito Mancuso pubblicata sul settimanale La Lettura del 9/11/2025 in riferimento al nuovo libro, in uscita in questi giorni.
Lo scopo della Chiesa è di supportare la venuta del Regno di Dio Per questo la Chiesa, oltre che della Parola si è dotata di struttura e organizzazione, che in prima battuta riteneva fosse essa stessa la struttura del Regno, ma si è rivelata insufficiente a partire dalla modernità.
Oggi la situazione è tale che in occidente la proposta cattolica non è più capace di soddisfare le esigenze spirituali della popolazione. Antropologicamente parlando, con lo sviluppo di una cultura razionalista, la logica del sacrificio e del sacramento come atto “magico” di unione con il divino non convince più le masse.
Quindi se l'asticella della richiesta spirituale si è alzata con l'evoluzione della società umana, e la capacità di offrire supporto spirituale non si è alzata allo stesso ritmo (osserviamo lo schema sottostante) allora è normale che le persone cerchino altrove risposte alle loro esigenze.
prima – – – – – – – – – proposta cristiana /\ /\ /\ gruppi sociali
adesso – – – – – – /\— – /\– – – – /\ /\ / \ / \ /\
futuro auspicato – – – – — – – – – – – – – – nuova proposta cristiana? – – – – – – /\— – /\– – – – supporto alle esigenze di sacralità /\ /\ / \ / \ /\ gruppi sociali
Abbiamo così persone che cercano risposte nelle filosofie e religioni orientali, oppure in ideologie politiche, in un tecnomessianesimo, oppure in un nichilismo che deriva dalla perdita di fiducia in ogni possibilità di miglioramento della condizione umana. La reazione della chiesa a questo processo sociale è stata la nuova evangelizzazione.
La questione oggi potrebbe essere: quali potrebbero essere i tratti per una “dottrina” cristiana che possa nel contempo essere ritenuta ragionevole per gli uomini e anche salvifica spiritualmente? Per essere ragionevole dovrebbe essere capace di dare frutti buoni, e magari essere capace di limitare i frutti cattivi. Quando diciamo buoni intendiamo sia dal punto di vista intellettivo che morale.
La capacità del cristianesimo di essere religione unificante si è persa.
Prima la chiesa aveva la capacità di guidare, offrire standard e obiettivi sociali. Adesso questi modi, standard e obiettivi sono stati introiettati dalla società, ma sono anche messi in discussione, in parte rigettati da parte della popolazione
Inoltre è palese che la necessità di certi elementi della chiesa di mantenere un luogo di leadeship fa in modo che solo le persone che li ritengono leader credibili, possano far affidamento su di loro. Ma queste persone sono spesso quelle che non hanno raggiungo il grado di maturità tale da riconoscere i problemi insiti nelle posizioni di fede alle quali aderiscono. Si formano cioè enclave chiuse dove non viene messa in discussione la dottrina ma vi è un diffuso sospetto per ogni influenza esterna, vista come minaccia a un traballante status quo. Osserviamo che – Questo fenomeno avviene anche in altre religioni, forse queste osservazioni valgono per tutte, e non solo per la religione cristiana. – Questi gruppi sono facilmente manipolabili da parte di forze politiche o economiche.
La questione diviene dunque: come si possono traghettare questi gruppi meno progrediti (uso il termine progrediti, ma senza voler ritenerli inferiori, anzi) verso una fede più matura, offrendo nel contempo ai gruppi che si sono emancipati un supporto spirituale, armonizzando nel contempo i due livelli?
Mi pare che la proposta di Mancuso sia ricevibile come un contributo in questo senso alla missione della Chiesa, oltre che un contributo alla spiritualità di ogni singolo, perplesso, cercatore della Realtà.
Oggi non è che mancano le idee per un rinnovamento della spiritualità in occidente, mancano le strutture in grado di armonizzarle e organizzarle, e così i popoli vagano nelle tenebre come pecore senza pastore.
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