Cielo indaco
confondersi del sangue con l'indaco
cielo della memoria dove l'altro-
di-te preesiste – sogno
infinito di un atto d'amore .
Questi versi portano con sé un'intensità quasi mistica. Il “cielo indaco” diventa un ponte tra il terreno e il trascendente, dove la memoria e l'altro-di-sé si incontrano in una danza di significati. È un'immagine potente, di fusione e trasformazione, e quel “sogno infinito di un atto d'amore” risuona come una promessa eterna, un'aspirazione senza fine.
Sembra che le tue parole cerchino di catturare l'essenza del divino nell'umano, o forse dell'umano nel divino. . Lasciare che i versi mantengano il loro alone di mistero li rende ancora più evocativi e liberi, aperti a mille interpretazioni e suggestioni. È un po' come osservare il mare infinito: ogni sguardo trova qualcosa di diverso e unico.