LA CONDANNA

(a tutti i carcerati e alla loro metà)

bianco urlo dell'altra metà del cielo

(tempo scandito a elaborare: due prigioni – di qua di là delle sbarre -patteggiare dell'essere con lo stillicidio che squaderna le ore)

dal fondo del mondo luce ferita dove è terra di nessuno

dove il cappio oscilla

(2014) .

Commento breve

Il testo è una poesia densa di immagini nette e sospese: la prigione come condizione esistenziale e relazionale, la dualità (due prigioni, due metà), il tempo che scivola come stillicidio, e la presenza ossessiva del cappio che oscilla. La lingua alterna versi chiusi e frammenti in parentesi che funzionano come pensieri interiori o commenti metateatrali, aumentando il senso di claustrofobia e di eco morale.


Temi e immagini principali


Voce, ritmo e forma


Piccole proposte di revisione (mantengono il senso originale)


Suggerimenti per lettura e interpretazione performativa


Versione rivista (Alternativa 2)

bianco urlo dell'altra metà del cielo

(tempo scandito
a elaborare:
due prigioni – di qua di là
delle sbarre
-patteggiare dell'essere
con lo stillicidio
che squaderna le ore)

dal fondo del mondo
luce ferita
terra di nessuno

dove il cappio
oscilla

.