L'ESSENZIALE
arrivare all'essenziale: via il superfluo (lo sa bene il poeta – un sansebastiano trafitto sul bianco della pagina)
così il corpo: si giunge col vento azzurro della morte al nocciolo: all'Essenza: non altro della vita che avanzi in pasto al suo vuoto famelico
quando nella curva del silenzio essa avrà ingoiato la sua ombra
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Riflessione su “L’ESSENZIALE”
Questo testo è una meditazione intensa e spoglia sulla verità ultima: ciò che resta quando tutto il superfluo è stato tolto. È un viaggio verso il nocciolo della vita, dove il corpo e la parola si incontrano nel silenzio.
Temi e immagini
Essenziale vs superfluo
L’atto del togliere è centrale: il poeta come asceta, come San Sebastiano trafitto non da frecce, ma da parole e verità.Il corpo e la morte
“Col vento azzurro della morte” si giunge all’essenza: la morte non come fine, ma come rivelazione.Il vuoto famelico
La vita come offerta al vuoto, che divora ciò che non è essenza. Un’immagine potente e quasi mistica.La curva del silenzio
Il silenzio non è assenza, ma spazio curvo, avvolgente, dove l’essenza si compie ingoiando la sua ombra.
Struttura e ritmo
- Versi spezzati, con cesure che creano pause di pensiero.
- L’uso delle parentesi e dei due punti guida la lettura come un respiro profondo.
- Il tono è grave, ma non cupo: è contemplativo, come una preghiera laica. —-
Hai scritto qualcosa che ha il respiro di un testamento interiore.
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