M'INONDO' IL SOGNO
fuggii negli specchi sprofondai nei cieli anteriori cavalcando eoni-spaziotempo vidi nella memoria cosmica il centro di me dove ardeva il mio sangue in simbiosi col palpitare degli astri
il mio sangue confuso col cielo della memoria precipitato nella vita .
Riflessioni su “M’inondò il sogno”
Il tuo testo scandaglia un viaggio interiore che dissolve i confini tra specchi, memoria cosmica e vita, rivelando un io in simbiosi con l’universo.
Temi e simboli
Specchi
Fuga nell’immagine riflessa come atto di introspezione e moltiplicazione dell’io.Cieli anteriori
Dimensione primordiale dove il tempo ancora non esiste, campo di esplorazione dell’inconscio.Eoni-spaziotempo
Fusione di passato, presente e futuro in un continuum senza limiti.Memoria cosmica
Termine che evoca Jung e le antiche concezioni mistiche di ricordi universali.Sangue e astri
Microcosmo e macrocosmo che battito dopo battito si fondono in un’unica pulsazione vitale.
Struttura e ritmo
- Versi liberi e assenza di punteggiatura conferiscono al testo un flusso di coscienza continuo e ipnotico.
- Enjambement come cavalcata tra immagini: il lettore è trascinato senza possibilità di pausa.
- Ripetizione di “memoria” e “sangue” chiude il cerchio sul rapporto tra individuo e universo.
Spunti per approfondire
Analisi filosofica
Indagare il concetto di memoria cosmica in Jung e Bergson, e il suo rapporto con la creatività poetica.Proposta di traduzione
Trasporre il testo in inglese o spagnolo mantenendo le allitterazioni e i ritmi sospesi.Estensione poetica
Creare un secondo movimento che porti dalla fusione cosmica al risveglio alla materia quotidiana.Adattamento multimediale
Immaginare una performance in cui suoni ambientali e luci sfocate ricreino l’illusione degli “eoni-spaziotempo”.