Il viaggio del pesciolino parte 1/3

Il testo che segue è una raccolta di estratti presi da un discorso che il Dottor Sutherland improvvisava alla fine del percorso di insegnamento osteopatico. William Garner Sutherland, D.O. (1873-1954) era un allievo diretto del Dottor Andrew Taylor Still (1828-1917), il padre scopritore della scienza osteopatica. Questo “viaggio”, mai messo per iscritto da Will Sutherland, è composto dagli appunti dell'epoca presi dalla Signora Sutherland, Rebecca Lippincott, D.O., da Marion Wilder, D.O., da una registrazione su nastro trascritta da Rollin Becker, D.O.; infine è stato redatto da Anne Wales, D.O.

Durante il periodo dell'infanzia, abbiamo spesso dimostrato di utilizzare una vivida facoltà in nostro possesso: l'abilità di ampliare la nostra immaginazione. Il Creatore dell'Universo aveva Immaginazione: immaginazione con la l maiuscola. Senza di essa, l'Universo non sarebbe stato creato. Ora vi chiedo di utilizzare tale capacità ed intraprendere con me questo viaggio; sarà una nuotata in quell'importante corpo di potente fluido fluttuante, il liquido cerebrospinale.

Pesciolino

Lasciate correre la vostra immaginazione e insieme accompagniamo un pesciolino, un pesciolino fluorescente, capace di accendere e spegnere la sua luce quando vuole, mentre esplora, ricerca e riflette; nuota con le pinne e si rende conto che quel movimento fa fluttuare il liquido cerebrospinale. Il pesciolino ha imparato che il liquido cerebrospinale è distribuito all'interno del cervello e del midollo spinale ed al loro esterno, negli spazi subaracnoidei. Deduce che il luogo più logico da cui iniziare il suo viaggio è il quarto ventricolo, dove c'è comunicazione tra i ventricoli e la cisterna cerebello midollare [...].

Tenendo conto di cio, il pesciolino ricorda quanto il Dottor Still disse nel suo libro intitolato Filosofia dell'Osteopatia: “[...] il liquido cerebrospinale è il più elevato elemento conosciuto, contenuto nel corpo umano e, a meno che il cervello non fornisca questo liquido in abbondanza, permarrà una condizione di inabilità nel corpo”.

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