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Uscita dall’OMS: la salute globale abbandonata

Trump ha ribadito la sua posizione di sfida alle istituzioni multilaterali annunciando il ritiro degli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). In un mondo ancora vulnerabile a pandemie e crisi sanitarie globali, questa decisione rischia di indebolire la cooperazione internazionale e lasciare scoperti milioni di individui, soprattutto nei paesi in via di sviluppo che beneficiano del supporto statunitense in ambito sanitario.

Fine dello ius soli: un’America più chiusa

L’addio allo ius soli segna un colpo duro ai principi fondamentali dell’inclusività e dei diritti civili. Negare la cittadinanza automatica ai nati sul suolo statunitense trasforma gli Stati Uniti in una nazione ancora più ostile nei confronti dell’immigrazione e delle minoranze.

Emergenza nazionale al confine: una cortina di ferro a sud

La dichiarazione di emergenza nazionale al confine con il Messico rappresenta un ritorno al nazionalismo sfrenato e alla militarizzazione delle frontiere. Una strategia che non risolve le cause strutturali delle migrazioni, ma che invece alimenta divisioni e disumanizza intere popolazioni.

Clima e ambiente: un colpo al futuro

L’uscita dagli Accordi di Parigi per il clima, già avviata durante il primo mandato, sarebbe un passo indietro devastante nella lotta globale contro il cambiamento climatico. Con gli Stati Uniti fuori dai giochi, gli sforzi internazionali per ridurre le emissioni di gas serra perderebbero uno dei principali attori, compromettendo l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C.

Grazia ai rivoltosi di Capitol Hill: l’erosione della democrazia

Tra i provvedimenti più inquietanti c’è la promessa di graziare i rivoltosi responsabili dell’attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2021. Questo atto rappresenta un chiaro segnale di legittimazione della violenza politica e un pericoloso precedente per il futuro della democrazia statunitense.

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