Ho bisogno di scrivere, di mettere tutto nero su bianco, tirare fuori pensieri, paranoie e paure, svuotare la mente per poter ricominciare.

Ho bisogno di un posto sicuro, in cui essere me stessa. Ho bisogno di un non luogo tutto mio.

Sono qui, esattamente dove vorrei essere, con le persone che vorrei accanto (tranne un'unica grande assente, anzi due) eppure...ho ritirato fuori dalla scatola il caro terribile vecchio Mostro.

Mi chiedo come sia possibile che dopo tutti questi anni sia ancora capace di spaventarmi. E' sempre lui, l'ho affrontato cosi tante volte, tenuto a bada per cosi tanto tempo. Come fa a rendere efficaci i suoi vecchi trucchi?

Si serve delle mie paure. Sa usare bene la mia ipocondria.

Spero che questo riesca ad essere uno strumento per combatterlo. So che non posso farlo sparire dalla mia vita ma voglio tenerlo a bada come ho fatto fino ad ora.

E allora inizio.

Stamattina per la prima volta ho avuto qualche momento di respiro. Ho dimenticato le paure e vissuto il momento. Niente di speciale, anzi ero presa da un'attività più che normale. Mi sono resa conto di questa cosa solo più tardi ed è stato bello ma...ovviamente ora ho paura. Mi spaventa perfino scrivere di essere stata bene, come se dovesse succedere qualcosa ora, perché non merito nulla di buono.

Il famoso pensiero magico. E so bene che invece parte della terapia è cercare di modificare questo pensiero. Cercare di godere del momento positivo, anzi prenderne nota, tenerlo da parte come ricordo di qualcosa di bello. Questi ricordi mi serviranno, per sostituire piao piano quelli negativi. E poi eliminare quel “sicuramente” (sicuramente succederà qualcosa di brutto). Ok potrebbe anche arrivare un attacco di panico, o qualcos'altro, ma non è detto. Potrebbe è meglio che sicuramente.

Ora devo andare, la vita chiama e ho maledettamente paura di affrontarla ma ci provo, mi butto.