Regalare i cazzi propri a Instagram & co e arricchirli (ma con il broncetto) è la soluzione delle persone con la sindrome di Stoccolma.

L'immagine mostra uno screenshot di testo in bianco e nero su sfondo grigio. Il testo è in italiano e contiene affermazioni riguardo all'eliminazione da parte di Meta di programmi per l'inclusione delle identità LGBTQ+, seguite da un'opinione che propone di iscriversi in massa ai servizi di Meta per arricchirli.  Un'altra parte del testo definisce il concetto di "cambiare le cose da dentro" come una soluzione plebiscitaria tipica della sindrome di Stoccolma. immagine tratta da @80x24@mastodon.uno

Ecco alcune delle cose orribili che ora si possono dire su Instagram e Facebook

Le modifiche alla politica di Meta consentono di chiamare gay e trans “malati di mente”, mentre è stato rimosso il divieto di riferirsi alle donne come “oggetti domestici”.

Meta ha rivisto il suo approccio alla moderazione negli Stati Uniti, abbandonando il fact-checking, annunciando un piano per spostare i suoi team di fiducia e sicurezza e, cosa forse più importante, aggiornando la sua politica di Hateful Conduct. Come riportato da Wired, molti testi sono stati aggiornati, aggiunti o rimossi, ma ecco alcuni dei cambiamenti che ci sono saltati all'occhio.

Un'altra sezione che vietava specificamente di fare riferimenti disumanizzanti a persone transgender o non binarie o di riferirsi alle donne “come oggetti domestici o proprietà o oggetti in generale” è stata completamente rimossa.

Anche prima di questi cambiamenti, l'anno scorso il gruppo di difesa dei media LGBTQ+ GLAAD aveva denunciato che Meta spesso non rimuoveva i post che violavano le sue politiche di incitamento all'odio. Ora stanno scomparendo anche le barriere di protezione che erano state istituite per proteggere le persone dalle molestie su Internet.

Senza queste necessarie politiche sull'incitamento all'odio e altre politiche, Meta dà il via libera a persone che prendono di mira persone LGBTQ, donne, immigrati e altri gruppi emarginati con violenza e narrazioni disumanizzanti. Con questi cambiamenti, Meta continua a normalizzare l'odio anti-LGBTQ a scopo di lucro, a spese dei suoi utenti e della vera libertà di espressione. Le politiche di fact-checking e di hate speech proteggono la libertà di parola.

Meta scioglie il team per la diversità (DEI)

Meta sta eliminando i suoi programmi per la diversità, l'equità e l'inclusione (DEI) a causa del “panorama legale e politico che circonda gli sforzi per la diversità, l'equità e l'inclusione” negli Stati Uniti. Meta ridurrà anche gli obiettivi di rappresentanza e porrà fine all'approccio “diverse slate” alle assunzioni.

La mossa segue la recente revisione della moderazione dei contenuti di Meta, che ha eliminato le restrizioni su argomenti come l'immigrazione e il genere.

Quando Roy Austin Fu assunto per dirigere un nuovo team per i diritti civili nel 2021, l'azienda lo definì “un ruolo incredibilmente importante per Facebook e per l'industria tecnologica”. Ora, Austin ha annunciato che se ne andrà nello stesso giorno in cui Meta terminerà tutti i programmi DEI.

Blocco pixelfed

Su Facebook, i link alle istanze dell'alternativa Instagram Pixelfed vengono contrassegnati come spam. Diversi utenti se ne sono accorti. I post con un link alle istanze pixelfed sono stati eliminati immediatamente, mentre un post con un link alla pagina del progetto del network fotografico è rimasto. L'azione è stata notata pochi giorni dopo l'annuncio che meno contenuti sarebbero stati moderati e più dichiarazioni controverse sarebbero state permesse sulle piattaforme. Le persone sui social network hanno criticato questa scelta.

La gestione da parte di Facebook dei link a Pixelfed ricorda incidenti simili avvenuti dopo l'acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk. All'epoca, dopo che molti utenti avevano abbandonato la piattaforma, era stato temporaneamente vietato il collegamento al concorrente Mastodon e a social network come Facebook e Instagram sul servizio di messaggistica breve. Poco tempo dopo, la piattaforma ha preso provvedimenti contro il servizio di messaggistica breve Threads.

Come social network per le foto, Pixelfed fa parte del cosiddetto Fediverso. Ciò significa che gli account di Pixelfed possono interagire direttamente con quelli di Mastodon, ad esempio. A differenza di Instagram, Pixelfed non è ancora una vera alternativa a Instagram in termini di utilizzo. Mentre il servizio di Meta ha circa due miliardi di utenti, ci sono solo circa 250.000 account Pixelfed. Secondo lo sviluppatore principale, tuttavia, il numero di registrazioni è recentemente aumentato così tanto che alcune funzioni hanno dovuto essere temporaneamente limitate.

Come procedere con le alternative?

screenshot @UZ4ever@pixelfed.uno qua il messaggio originale: https://pixelfed.uno/i/web/post/784559355607271796

Le alternative ai social di meta ci sono, Pixelfed è un'ottima alternativa di instagram in crescita, l'app per android e per ios ora supportano anche le notifiche push e anche mastodon ha istanze italiane molto attive come mastodon.uno.

Se avete creato i vostri nuovi account ora potete lasciare un messaggio di addio su facebook e instagram in questo modo:

“Ciao a tutti, a breve chiuderò definitivamente questo profilo, questo social mi hanno rotto le recenti decisioni prese dal proprietario del social stesso mi hanno spronato a compiere quest'ultimo passo. Sto passando ad un uso pill consapevole dei social, decentralizzato e non gestito da multinazionali. Se vi va di venirmi a cercare qui trovate i miei link di Mastodon e Pixelfed (oltre Telegram), gli unici social che seguirò con un minimo di costanza.

Mi trovate qui: https://l.devol.it/ (create un account su linkstack dove mettere tutti i nuovi social, quello dei devol è questo: https://l.devol.it/@devol, linkstack è un'alternativa etica a linktree, non ti spia ed è open source)

Vi voglio bene, a presto “

nel vostro profilo e username potete mettere in bella evidenza alcuni degli account che userete al posto di facebook e instagram e chi vorrà potrà continuare a raggiungervi so social più etici.

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