COM'E' FATTA UNA BASE DI LANCIO ICBM?

In realtà, quando si parla di “base di lancio ICBM”, non si parla di un unico edificio, ma di tre distinte postazioni:

*EDIFICIO DI INGRESSO

*CENTRO DI CONTROLLO DI LANCIO

*SILOS DEL MISSILE

EDIFICIO DI INGRESSO Posto al centro fra il silos di lancio e il centro di controllo, consente dal suo interno gli accessi ad entrambi; la porta di accesso principale, è situato parecchi metri sotto terra, così come tutto il sito è sotto il livello del terreno per ragioni di sicurezza. Tutte le porte che danno accesso ai locali, sono fatte di solido acciaio spesso parecchi centimetri e che hanno funzione di insonorizzazione (immaginate che il booster di un missile acceso non è che sia la cosa più silenziosa), sia di contenimento di una eventuale (non auspicabile) esplosione del missile, che RICORDIAMOLO monta una testata W53 da 9 MT (potenza equivalente all'esplosione di 9 milioni di kili di tritolo).

IL SILOS DI LANCIO Nel silos di lancio, è presente il missile Titan II e da qui parte, quando la procedura di accensione viene avviata. All'interno del silos sono presenti una serie di paratie mobili che si sollevano quando il missile si accende mentre la copertura sulla bocca del silo scivola lateralmente per liberare l'uscita.

IL CENTRO DI CONTROLLO LANCIO Questo è il cuore di tutta la base di lancio e nella quale oltre al dormitorio per gli addetti al lancio e alla “briefing room” (sala riunioni), è presente la sala di controllo vera e propria, con le apparecchiature di comunicazione, i computer che presiedono alla procedura di lancio, alla programmazione della rotta e al controllo del volo dei missili. Tutte le apparecchiature, sono in configurazione “ridondante” ovverosia, in caso di eventuale guasto sono tutte doppie.

LA SEQUENZA DI LANCIO Nel frattempo, (accedendo attraverso pesanti porte di acciaio spesso che si sono automaticamente richiuse alle nostre spalle dopo il nostro passaggio) siamo arrivati alla sala di controllo lancio; al centro di questa, ci sono due poltrone decisamente scomode e sulle quali nessuno vorrebbe sedersi: sono le postazioni del Comandante della base e del suo vice, che da qui si occuperanno di tutte le operazioni inerenti al lancio... All'improvviso si sente il suono (che diviene purtroppo familiare) dell'allarme, accompagnato dalla voce proveniente dalla radio che dice:

“THIS IS NOT A DRILL...THIS IS NOT A DRILL”

(“QUESTA NON E'UNA ESERCITAZIONE... QUESTA NON E'UNA ESERCITAZIONE”...)

Quella stessa voce, preannuncerà anche la trasmissione dei codici di lancio.

I CODICI DI LANCIO A questo punto della procedura, il comandante ed il vice prendono ognuno dei due un registro, sul quale iniziano ad annotare i codici di lancio dettati tramite alfabeto fonetico NATO:

ALFA...CHARLIE...BRAVO...ONE...NINE...FIVE...ECHO…

Una lunga sequenza di stringhe alfanumeriche (35 per essere esatti) che una volta annotate dovranno essere verificate con accuratezza. Il comandante ed il vice, si scambiano poi i due notebook sui quali hanno segnato le sequenze rileggendole e confrontandole, dopodiché a verifica effettuata, entrambi vanno ad una cassetta di sicurezza chiusa da due diversi lucchetti a combinazione, dei quali comandante e vice non conoscono l'uno dell'altro, la combinazione. Quindi vengono tirate fuori due buste che contengono le targhette (dette in gergo “cookies”) con il codice di lancio che darà luogo alla sequenza programmata nei computer. Con la verifica del codice riportato sul cookie (la terza verifica) avviene l'effettiva iniziazione della procedura di lancio; il codice riportato sul cookie infatti viene immessa nel computer di lancio (guidance computer) per dare il via al bombardamento.

INSERIMENTO DELLE “LAUNCH KEYS” Immediatamente dopo l'immissione del codice di lancio giusto, inizia il momento della “decisione irrevocabile” dalla quale non si potrà più tornare indietro; comandante e vice, prendono le rispettive chiavi, con il primo che ordina al secondo:

“INSERT LAUNCH KEYS”

(“INSERIRE CHIAVE DI LANCIO”)

“AFTER MY COUNTDOWN, TURN THE KEY CLOCKWISE IN LAUNCH POSITION”

(“AL MIO COUNTDOWN INSERIRE LA CHIAVE E RUOTARLA IN SENSO ORARIO SU POSIZIONE DI LANCIO”)

“3...2...1...LAUNCH”

(“3...2...1...LANCIARE”)

Le due chiavi vengono girate contemporaneamente e mantenute in posizione per 5 secondi per via del ritorno a zero automatico... In quei 5 interminabili secondi due persone decidono dei destini di un intero pianeta.… A differenza di quanto si vede in taluni film su questo tema il soldato che si dovesse rifiutare di girare la chiave, non può essere obbligato a farlo con la forza o sotto la minaccia delle armi e ovviamente si deve avere una fibra psicologica indifferente per assolvere un dovere come questo; ad ogni modo si viene anche addestrati a non avere ripensamenti…

I “DESIGNATED TARGETS” Quando i missili partono (evento mai accaduto ma ch si è rischiato avvenisse parecchie volte), ci si immagina che gli ufficiali addetti al lancio sappiano dove si dirigeranno i missili suddetti.... Ci spiace deludervi, ma purtroppo (o per fortuna?) non è così! I bersagli che addirittura sono ancora oggi classificati sono semplicemente chiamati:

BERSAGLIO 1

BERSAGLIO 2

BERSAGLIO 3

FASI IMMEDIATAMENTE PRELIMINARI IL LANCIO Al momento dell'attivazione della sequenza di lancio, devono essere soddisfatte (in 58 secondi) alcune condizioni:

SEQUENZA DI LANCIO ABILITATA;

ATTIVAZIONE DELLE BATTERIE ELETTRICHE DEL MISSILE (28 V DC);

ATTIVAZIONE DELL'APS DEL TITAN II (ACTIVE PROTECTION SYSTEM);

APERTURA DELLA BOCCA DI LANCIO DEL SILOS;

ATTIVAZIONE DEL COMPUTER DI GUIDA DEL MISSILE;

Ecco come avviene il lancio di un ICBM Titan II, sequenza che sembrerebbe durare parecchio ma che in realtà deve essere espletata nella durata totale di 4 minuti. Da questo punto in poi il missile arriverà sul bersaglio designato esplodendo a pochi metri in aria oppure, esplodendo al suolo.