Pensieri a caso:

Ieri Bitcoin ha raggiunto i tanto attesi 100k, ho sempre creduto che fosse una questione di tempo.

L'inverno mi rende vuoto, mi passa la voglia di fare, i sogni e le speranze vengono rimandati ad una primavera futura, che non verrà perche dalla primavera comincio a lavorare.... Io lavoro nella bella stagione e vado in letargo nell'inverno. E' fisiologico che l'inverno col suo maltempo e le sue giornate corte porti tutti gli animali a rintanarsi al sicuro, rallentare, proteggersi e tenere le energie pronte per quando sarà il tempo; ma nel mio caso quelle energie mi serviranno per lavorare e non per vivere. Odio essere di basso morale, ma a me manca divertirmi, ho un sacco di tempo libero, ma in inverno non so come usarlo se non dentro casa; e dentro casa non mi sento così vitale! Non svernerò ai tropici, o almeno non fintanto che mio figlio non cresca un po...

Ho cominciato da pochi giorni Hogwarts Legacy su ps4: ecco come passo gli inverni LOL! Bel gioco, sopratutto bell'ambient!

Ho sempre trovato una correlazione tra lo sviluppo socio-economico di un paese con la sua latitudine: i paesi che hanno un lungo inverno sono tendenzialmente piu ben organizzati rispetto ai paesi con un clima favorevole, questo me lo spiego con due semplici congetture: 1. Nella storia di un popolo stabilizzato in ambiente con lungo inverno, solo chi era ben organizzato per superare il lungo inverno sopravviveva alla primavera successiva con abbastanza energie per prosperare e riprodursi; chi invece non riusciva ad organizzarsi con abbastanza risorse moriva e non generava prole, indi per cui solo coloro che sopravvivevano con un metodo organizzativo efficente trasmettevano quel sistema alle generazioni future che continuando ad utilizzarlo potevano prosperare 2. Nei paesi con clima favorevole invece, questo meccanismo non era necessario, perche le risorse essenziali erano sempre disponibili: cibo da vegetazione spontanea o di semplice coltivazione, mari pescosi, fauna abbondante, la non necessita di ripararsi da forti intemperie: si, ogni tanto le forti piogge potevano causare allagamenti, ma era solo questione di attendere e ricostruire; nell'attesa nessuno sarebbe morto di fame o di freddo. Questa mia semplice osservazione spiega il perchè oggi giorno vediamo che i popoli che si trovano nella fascia tra il tropico del cancro e il tropico del capricorno siano tendenzialmente civiltà poco sviluppo in infrastrutture ed organizzazione socio-economica. Questa cosa probabilmente cambierà nel futuro, anche in conseguenza alla forte globalizzazione dell'ultimo secolo, e alo sviluppo di intenret. Comunque sia, io credo che l'eesere umano viva piu felice in un'ambiente con una temperatura compresa tra i 22° e i 28°; o almeno questo vale per me.