Abbiamo tutti occhi diversi,
ma un cuore che pulsa con la stessa sete di bellezza.
Le differenze nella percezione non nascono da anime separate, ma da esperienze che ci attraversano, come il vento attraversa lo stesso campo, piegando ogni filo d’erba in modo unico. Guardiamo le cose e vediamo sfumature simili, perché siamo fatti della stessa carne, abbiamo lo stesso desiderio di capire, sentire, amare. La frenesia e la routine non sono barriere, ma parte della danza comune con cui interpretiamo il mondo. Alla fine, ci emozionano le stesse piccole cose: un sorriso sincero, un gesto gentile, un tramonto che colora il cielo e ci ricorda, che non siamo poi così diversi.