Lo “stato” di Signal

(pubblicato il 15 novembre 2022) Signal Stories Fonte: signal.org

Dopo la seriosità del post precedente, ho bisogno di un po' di leggerezza 🙂

“In my humble opinion”, Signal è un buon client di instant messaging perché trovo che sia un buon compromesso fra un'ottima usabilità e un'attenzione, al limite del paranoico, alla sicurezza e alla privacy.

Per questo motivo mi trovo ad annotare come “novità, qualcosa che in realtà sta sotto il “cofano”, sempre in nome del compromesso di cui sopra.

Nonostante questo, Signal è un client IM abbastanza completo disponendo di gruppi, chiamate audio e video (ultimamente anche di gruppo), messaggi effimeri e tutta quella parte di “abbellimenti estetici” quali gif, anteprime di link, stickers, reactions ecc. a cui gli utenti sono abituati e a cui non vorrebbero rinunciare.

Una delle ultime novità sono le “storie”, l'equivalente degli stati di whatsapp.

Allo stesso modo di Whatsapp, una “storia” è un contenuto (testo, url, foto, audio/video) effimero (24h), la cui fruizione non è basata sulla conversazione (il mittente sa chi sono i destinatari ma i destinatari hanno visibilità del solo mittente a cui, se vogliono, rispondono), su cui è possibile imporre delle restrizioni sui visualizzatori (tutti, un sottinsieme o a eccezione di….)

Dal punto di vista della privacy e della sicurezza le storie vengono trattate maniacalmente con crittografia E2E come qualsiasi altro contenuto Signal.

Il valore aggiunto delle storie di Signal sta nelle possibilità di configurare granularmente i fruitori delle medesime. Infatti è possibile permettere la visualizzazione delle storie:

e fin qui è la stessa gestione di Whatsapp. Signal aggiunge la possibilità di:

Una cosa che trovo molto comoda e che su Whatsapp costringe a smanacciare ripetutamente sulle regole di visibilitĂ  per non rischiare di far conoscere la nostra quotidianitĂ  a chi magari non interessa.

Riferimenti:

  1. https://signal.org/blog/introducing-stories/

#signal