Libri. In occasione della giornata contro la tratta di esseri umani, il romanzo al femminile “La vita di strada” ovvero donne sfruttate

La tratta di esseri umani è un reato che persiste in tutte le parti del mondo e le donne rappresentano il 46 % di tutte le vittime individuate; proprio le donne continuano ad essere il bersaglio principale dei trafficanti, poi ci sono i lavoratori a fini di lavoro forzato e i minori costretti a chiedere l’elemosina. In occasione della giornata mondiale contro la Tratta ricordiamo il libro “La vita di strada” ovvero donne sfruttate, sempre attuale edizioni ILMEZZOGIORNO.
Sono tante le donne sfruttate che si vedono nella notte in angoli inaspettati delle città o di giorno nelle strade di periferia e di campagna. Si vedono le auto dei clienti che si fermano ed è sempre lo stesso copione: ragazze, anche minorenni, che vendono il loro corpo. Ma chi sono queste donne? Quali sono le loro storie personali? Attraverso la voce narrante della protagonista, questo romanzo storico al femminile offre una riflessione profonda sulla condizione umana, affrontando temi come l'emarginazione, la ricerca di identità e il desiderio di riscatto. La narrazione è caratterizzata da un linguaggio vivace e da una forte componente emotiva, che coinvolge il lettore e lo invita a riflettere sulle ingiustizie sociali. L’autore esplora le esperienze e le sfide della vita di strada, spesso attraverso la lente della marginalità e della povertà nella società italiana delle province, periferie delle grandi città, nel ventennio che va dalla metà degli anni ‘90 agli anni 2000. L’autore noto per il suo stile diretto e realistico, racconta storie di persone che vivono ai margini della società, mettendo in luce le loro speranze, le loro lotte e le loro relazioni. Descrive inoltre uomini e donne umili alle prese con i problemi della sussistenza, costretti alla sopravvivenza così come la protagonista. Il romanzo è ispirato a una storia reale ed è dedicato a Alma Seidjni morta suicida a Roma nel 2021 a 47 anni. La donna fu vittima della tratta, a dimostrazione che gli abusi subiti segnano profondamente la vita di chi li subisce. Link su Amazon Breve sinossi La protagonista orfana di padre, nell’estate del 1997 a ventiquattro anni decide di trasferirsi in Italia dal suo paese in Kosovo. Lo fa attraverso i canali migratori, con la formula del viaggio a debito. In Italia vive i primi mesi nei pressi della casa del custode di un’autorimessa dove lavora grazie a Bardhi, un ragazzo albanese che si era innamorato di lei me e che distoglie Gergej, il capo protettore, a farla prostituire su strada. Quando Bardhi viene a mancare viene costretta a prostituirsi. Intanto la famiglia italiana che l’aveva ospitata la toglie dalla strada, trovandole un lavoro come domestica, ma finisce di nuovo per prostituirsi. In Kosovo c’è la guerra e lei si fa raggiungere dalla madre e dalla sorella. Vive un periodo intenso molto felice, scopre di essere incinta. E’ l’epilogo di un lieto fine?
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