Libri, La vita di strada, donne sfruttate. Il romanzo è basato su una storia vera.
CLICCA SULLA FOTO PER IL LINK D'ACQUISTO Dalla premessa dell'autore. Nel 2007 una donna albanese che si faceva chiamare Adelina bussava alle redazioni dei giornali italiani. Stava portando in giro la sua testimonianza di vita perché da ragazza era stata condotta in schiavitù, costretta per quattro anni a prostituirsi. Rimpatriata più volte con decreto d'espulsione finì ogni volta di nuovo sulle strade italiane, in balia di diverse bande criminali. Un numero di telefono datole da un agente delle Forze dell’Ordine che nascose nelle crepe del muro fu la sua salvezza. Contribuì a sgominare una pericolosa banda di delinquenti e sfruttatori, ma fu condannata a morte dai suoi connazionali. Divenne apolide. Nel novembre del 2021 a 47 anni Alma Sejdini si è suicidata gettandosi da Ponte Garibaldi a Roma. Ciò la dice lunga sul trauma che si portava dietro. Ho seguito l’attività di questa donna per qualche mese tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008, nell’hinterland sud est di Milano. Lei, quando trovava qualcuno disposto ad accompagnarla, non disdegnava dall’andare direttamente in strada a convincere le ragazze a denunciare gli sfruttatori. Raccolsi testimonianze tra le associazioni che ospitavano donne in fuga dalla tratta, al fine di scriverne un libro. Negli anni non l'ho mai concluso, solo qualche blando tentativo per convinzione, forse sbagliata, che l'argomento non interessasse a molti. Quando seppi che si era suicidata l'ho ripreso e ci ho lavorato un po', finendolo. Non è la storia di Adelina, ma è la storia non meno tragica di una donna prostitu(i)ta per strada.a cura di Gianluca Parisi