Carceri. La salvaguardia del diritto alla salute dei detenuti, il punto dell'avvocato Cosmic radiation In questa nuova, intensa testimonianza, l'avvocata Monica Moschioni, specializzata nella tutela della legalità costituzionale, riguardo la salvaguardia del diritto alla salute dei detenuti, affronta ancora una volta questa ed altre questioni di rilievo. La necessità di detenzioni alternative al carcere, soprattutto quando siano necessarie cure specialistiche, viene rimarcata in generale, ricordando anche diversi casi recenti. In particolare, viene analizzato il caso di Raffaele Cutolo: infatti, Monica Moschioni, che ha affiancato l'avvocato titolare del caso Gaetano Aufiero, sottolinea quanto la direzione sanitaria del carcere di Parma abbia avuto il coraggio di disporne collocazione esterna al carcere stesso a fine luglio 2020, la cui correttezza è stata confermata anche da medici del centro sanitario esterno, dove è rimasto fino alla fine, meglio assistito, fino al naturale decesso per malattia, nel febbraio 2021. Si rilevano, però, numerosi casi di permanenza in carcere di persone gravemente malate: in questi casi, la magistratura di sorveglianza e/o la direzioni sanitarie delle carceri hanno la possibilità di intervenire, per garantire cure più adeguate, ma non sempre si notano interventi conseguenziali; eppure, vi sono perfino casi di persone in sedia a rotelle, di prigionieri con Alzheimer (era ad esempio il caso del calabrese Giovanni Tegano, ricoverato solo nell’ultimo periodo all’ospedale San Paolo per le sue patologie, dove era deceduto in condizione di 41 bis, senza differimento pena: venuto a mancare prima di essere trasferito in una casa di riposo ) e con altre malattie mentali. Nonostante l'istituzione di REMS (Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza), centri di cura per detenzioni esterne al carcere, per detenuti con problemi mentali, che hanno sostituito gli OPG (Ospedali Psichiatrici Giudiziari) è ancora molto presente la vergogna dei malati psichiatrici in carcere, alcuni dei quali di particolare evidenza: ad esempio, quello del detenuto calabrese Pasquale Condello; si tratta di un caso curato da altri avvocati, ma perfettamente in linea con le lineari argomentazioni di Monica Moschioni a favore di collocazioni esterne al carcere. CONTINUA A LEGGERE SULLA PAGINA FACEBOOK DI CASERTA24ORE

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