Master Chef, parla un cuoco in Germania: “ Il settore della ristorazione è una fabbrica come le altre, noi cuochi italiani siamo delle macchine”

Molti giovani subiscono la fascinazione di questo mestiere e dei grandi chef; vogliono diventare come i grandi cuochi stellati, ma ben presto scoprono che la realtà è diversa. A parlare un giovane ventenne che lavora come cuoco in Germania. P.F. è della provincia di Caserta, ha studiato in un rinomato istituto Alberghiero del litorale laziale meridionale. Ha imparato molto bene a cucinare e così una volta diplomato ha cercato in giro nella sua terra un impiego come cuoco. Dopo qualche mese, mal pagato ha deciso di emigrare come tanti, ma delinea uno scenario poco chiaro sul suo lavoro in Germania. “Il settore della ricezione è una fabbrica come le altre, noi cuochi italiani siamo delle macchine, dobbiamo cucinare e basta e pulire le cucine. Ai proprietari dei ristoranti, in gran parte italiani, non importa che sappiamo parlare tedesco, parliamo solo tra di noi, nei nostri dialetti meridionali. Certo qui in Germania ci pagano più che in Italia, ma sempre molto meno dei tedeschi. Ci pagano come turchi, ma in Turchia il valore della lira è maggiore, forse come la lira italiana tanti anni fa. Alla fine del mese riesco a mettere da parte solo qualche centinaio di euro, che è la stessa cifra che guadagnavo nella mia terra”.

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