CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E CORRUZIONE. I RISCHI E LA NECESSITÀ DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Torniamo a parlare (vedi richiamo a fondo pagina) delle connessioni tra gruppi di criminalità organizzata in ambito globale, la loro capacità corruttiva ed i pericoli e rischi posti dalla corruzione associata ai gruppi di criminalità organizzata, che vanno dalla minaccia alla stabilità e sicurezza delle società, derivante dal disprezzo per le istituzioni democratiche, i valori etici e della giustizia, alla compromissione dello sviluppo sostenibile e dello stato di diritto. Inoltre, vi sono implicazioni economiche e sociali negative legate alle attività criminali organizzate, poiché i collegamenti tra corruzione, criminalità organizzata ed altri reati come il riciclaggio di denaro consentono l’infiltrazione dei gruppi criminali organizzati nei settori pubblico e privato facilitano i reati transnazionali e flussi finanziari illeciti. Da ciò deriva la necessità di contrastare la corruzione attraverso la cooperazione internazionale, adottando misure che comportino lo sviluppo di approcci comuni per affrontare la corruzione coinvolgente gruppi criminali organizzati e la condivisione delle “migliori pratiche; il rafforzamento della cooperazione investigativa tra Stati, attraverso accordi bilaterali o multilaterali per condurre indagini congiunte e rimuovendo le barriere alla cooperazione legale reciproca e promuovere lo scambio di informazioni tra agenzie di contrasto e unità di intelligence finanziaria; coinvolgere reti internazionali e regionali per lo scambio di informazioni tecniche; promuovere iniziative bilaterali, regionali e multilaterali per prevenire e combattere la corruzione attraverso la cooperazione internazionale fornendo assistenza tecnica e capacità ai paesi in via di sviluppo per contrastare la corruzione coinvolgente gruppi criminali organizzati. Tutto ciò senza dimenticare che la cooperazione internazionale dovrebbe puntare al recupero dei beni derivanti da attività criminali. Ad un livello più ampio, le prospettive riguardano la promozione della trasparenza, l'integrità e la responsabilità nel settore pubblico e privato, il coinvolgimento della società civile, i media e il settore privato nella lotta alla corruzione e – non ultimo – la protezione dei whistleblower (coloro che segnalano casi di corruzione nel proprio ambito lavorativo). A livello internazionale la Sezione Corruzione e Crimine Economico (CEB) dell'UNODC nella sede centrale dell’UNODC (l’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e crimine, agenzia delle Nazioni Unite fondata nel 1997) e sul campo, supporta nella realtà quotidiana l’implementazione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (UNCAC, https://www.unodc.org/corruption/en/uncac/index.html), adottata il 31 ottobre 2003 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ed entrata in vigore il 14 dicembre 2005 con l’adozione da parte di 190 paesi (al 10 ottobre 2023). https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/corruzione-e-criminalita-organizzata-un-mix-micidiale-uno-sguardo-alla #criminalitàorganizzata #corruzione


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