[cronache dalla scuola]
Antefatto: secondogenito mi racconta di questo gioco che fanno in rete di prendere Wikipedia, aprire due pagine a caso, e poi da una pagina devi arrivare alla seconda usando solo i link. “Ah” faccio io e il mio cervellino inizia a girare e fare rumore.
Venerdì ho due ore in quarta informatico, prima ora interrogo di letteratura, interrogazione classica sangue e affanno, seconda ora due gruppi fanno il telegiornale sugli sviluppi in medio oriente e sulla tecnologia, finiscono presto, ho ancora mezz'ora libera.
Sullo schermo touch che abbiamo in classe apro Wikipedia, in una pagina metto Shakespeare, nella seconda Galileo e dico, ok ragazzi, prendete il cellulare. Andate su Wikipedia e cercate Shakespeare.
Loro, un po' sospettosi, lo fanno.
Ok, – spiego – ora al mio via dovete passare da Shakespeare a Galileo, usando solo i link. Mi raccomando: solo usando i link. Ovviamente, non barate, altrimenti si perde il gusto del gioco. I primi tre che ci riescono gli do un più sul registro.
I ragazzi si animano, alcuni conoscono già il gioco, si preparano e poi silenzio in classe per diversi minuti, tutti sul cellulare. A un certo punto, nel silenzio che si è creato, uno dice: “ho vinto”. Mormorii di disappunto. Poco dopo il secondo, e poi il terzo.
Chiedo a tutti e tre le tecniche usate, mi congratulo e poi dico, ok ora potete rilassarvi finché non suona. A quel punto la classe dice no, prof, facciamo un altra sfida! Vogliono continuare a giocare.
Nelle partite successive facciamo da Ellon Musk a Hitler (facile) e da Robespierre a Steve Jobs. Avrebbero continuato, ma è suonata la campanella.
Adesso ho un modulino carino da usare con la byod per i momenti in cui c'è un cambio programmazione improvviso che è meno stupido e inutile di quel che sembri: ci sono competenze trasversali, conoscere i personaggi storici, confrontare timeline diverse, trovare strategie di “movimento” all'interno di un database esteso come quello di Wikipedia.
La settimana prossima se riesco lo propongo anche alle altre classi, declinato alla programmazione fatta con loro.