Appello agli utenti del fediverso italiano

aggiornato il 21 novembre 2023

Rileviamo che alcuni utenti critici verso il progetto mastodon.uno, hanno iniziato una specie di guerrilla attraverso alcuni messaggi mastodon o chat dedicate, addirittura alcuni post più lunghi apparsi su blog espressamente nati per denigrare il progetto.

In uno di questi, il fondatore di mastodon.uno viene accusato di essere addirittura vicino a movimenti “ HIV/AIDS denialist” (“...enthusiastically rolled out the red carpet to Claudio Messora […] old acquaintances, from the days when Byoblu was “yet another” HIV/AIDS denialist blog under the Diggita umbrella, ie when Byoblu's red-brown third-positioning wasn't fully developed.”) lasciando quasi intendere che lui e quindi mastodon.uno abbiano lavorato assieme a qualche progetto per negare HIV sul sito diggita di cui non c'è traccia da nessuna parte, non esiste nessun cenno a questa collaborazione, lasciando sgomenti tutti dato che i moderatori di M1 da sempre consigliano pubblicamente di non mettere più tali video di disinformazione fin dagli inizi: https://mastodon.uno/@filippodb/103905548400141735

Inoltre si lascia intendere che l’istanza mastodon.uno strizzi l’occhio ai fascisti e (“On the one hand they make false accusations, on the other hand they unscrupulously had facilitated fascists “with suit and tie” in the fediverse for half a year. […] Mastodon Uno silences critics against their “welcoming behaviour” towards fascists-and-the-like”), alludendo in modo subdolo che mastodon.uno sia un ambiente pieno di fascisti.

ma con tali premesse immaginiamo una selva di link a messaggi proto-fascisti, ma invece il nulla, cosa succede quindi? Affermazioni pesanti non avvallate da alcun link o prova di materiale ne' su M1, ne su altri siti citati, nulla. Non solo all'atto dell'iscrizione di M1 vige un monito a chi cerca di entrare:

ma la dimostrazione che tutto sia falso basterebbe il fatto che a vietare contenuti di questo tipo non è solo il regolamento di mastodon.uno ma lo stesso regolamento del sito ufficiale joinmastodon.org su cui si vieta qualsiasi contenuto di estrema destra/suprematista.

Inoltre ricordiamo che il “brandjacking”, accusa che viene spesso impropriamente rivolta a Devol, oltre a non esser mai stata rivolta a nessuna delle molte istanze che hanno un domino uguale al nome del progetto (mastodon.world, mastodon.uno, mastodon.se, mastodon.hr ecc.) , è pure ridicolo visto l'enorme numero di istanze “nazionali” già presenti, sopratutto nessuno dei possessori del brand del fediverso ha mai accusato qualcuno di “rubare il brand” per fare un'istanza quindi si tratta di un'ennesima invenzione.

I siti mastodon.uno, peertube.uno, pixelfed.uno, funkwahale.it. mobilizon.it ecc. sono sempre stati consentiti (e perciò sono tutti implicitamente autorizzati) dai rispettivi proprietari dei brand, e nessun legale o sviluppatore in oltre 5 anni se ne è mai lamentato, tanto che tutti sono consigliati nei siti ufficiali, quindi anche questa è una accusa palesemente falsa.

Il post che è stato condiviso in questi giorni, diffamatorio e ricco di disinformazione, tratta un argomento sicuramente sentito da diversi utenti del fediverso ma attacca un progetto, uno dei progetti più belli e interessanti che si siano sviluppati in Italia, e lo fa sulla scia di tutta una serie di tentativi di diffamazione, denigrazione, interessati a voler accaparrare qualche utente extra per la proria istanza con una particolare predilezione nel cercare di mettere zizzania con messaggi realizzati per aizzare i follower più predisposti:

Premesso che crediamo che l'utente non abbia capito granché del fediverso e cerchi di riportare cose un po' a caso come un novax che legge in un blog “le verità scomode che ti vogliono nascondere”. Questo ridicolo messaggio di “accuse”, come già detto, è smontabile facilmente, funkwhale.it è un'istanza che non viola alcuna regola ed è regolarmente elencata nelle istanze del sito ufficiale: https://www.funkwhale.audio/join/ Ci sono stati battibecchi con un vecchio responsabile ma l'istanza non è mai stata messa in discussione. Per quanto riguarda le istanze italiane bloccate è ancor più falso e diffamatorio, tutti gli iscritti ad M1 possono controllare le istanze silenziate e bloccate: https://mastodon.uno/about e verificare l'assenza delle istanza italiane, nessuno mai in 5 anni si è mai lamentato di avere intere istanze bloccate.

Questo è quanto accaduto in passato quando un'istanza italiana è stata proposta per la sospensione: https://noblogo.org/unosocial/moderazione-fra-istanze-mastodon (bloccammo solo l'stanza ByoBlu)

Ovviamente queste affermazioni ridicole, inventate e buttate in pasto ai follower senza alcun controllo o riferimento a fonti, lascia l'amaro in bocca, perchè crediamo che il fediverso sia qualcosa di diverso dai social che ci siamo lasciati alle spalle, diverso da un teatrino di persone che vogliono riportare le stesse dinamiche dei social commerciali qua dentro nel fediverso.

Il problema più generale

I tentativi, come detto, sono continui. Per lo più questi tentativi finiscono nel dimenticatoio o totalmente ignorati, ma può capitare che qualche volta ottengano l’effetto sperato, ossia che qualche utente abbocchi all’amo e contribuisca a diffondere l'eco di queste polemiche. Come farebbe qualsiasi comunità moderata, a fronte di attacchi diretti verso i gestori della comunità e verso il suo fondatore, i tentativi di diffamazione devono essere fermati e ci sono due modi per farlo:

  1. rispondere punto per punto alle critiche, soprattutto quando vengono sollevate da utenti che palesemente, è la loro storia a dimostrarlo, si sono sempre mostrati seri e poco sensibili alle polemiche strumentali (come facciamo ora)
  2. cancellare ogni contenuto ingiurioso o deliberatamente falso e silenziare o sospendere gli utenti troppo insistenti e in cattiva fede

In questa fase storica, con almeno tre anni di precedenti attacchi, sempre uguali, più o meno con le stesse parole d’ordine e più o meno effettuati quasi sempre dagli stessi utenti, si può capire che amministratori e moderatori di mastodon.uno siano un po' stanchi di scegliere la prima opzione e che abbiano già da tempo iniziato a praticare la seconda, anche solo con provvedimenti temporanei.

Ma gli utenti del fediverso non meritano tutto questo. Meritano di essere messi al corrente del problema esistente di queste narrazioni tossiche che percorrono il fediverso È stato ricondiviso questo post che riporta le spiegazioni sulla storia dell’istanza e risponde ad alcune polemiche: https://noblogo.org/unosocial/chi-siamo

Ricordiamo che la società Mastodon gGmbH. ha un chiaro e severo programma sul brand “Mastodon” che è registrato e mastodon.uno risulta un server consigliato da loro da quasi 5 anni, si capisce quindi quanto certe accuse siano totalmente inventate.

Ma chi è che scrive queste falsità?

Questo comunicato serve anche a segnalare chi, con volontà diffamatorie, si è reso protagonista di attacchi censori contro altre istanze italiane:

Non crediamo ci sia molto da discutere sull'attendibilità di blog creati da queste persone, ossessivamente dedicate a zittire ogni dissenso, e con attacchi violenti contro gli amministratori di istanza al di fuori della loro sfera ideologica, non crediamo serva commentare personaggi che volevano bloccare un'intera 'istanza, sociale.network, un'istanza di attivisti pacifisti, cercando di zittire migliaia di persone. Tutta la discussione è delirante, abusiva, ingiusta, indiscriminata e violenta e senza fondamento logico: qui

Crediamo che chi faccia delle accuse e si affidi alle parole di questa gente dimostri che deliberatamente diffonda disinformazione per un proprio interesse personale o per astio/invidia verso un progetto di successo. Le istanze mastodon non devono diventare un veicolo che appoggi tali materiali se veramente vogliono offrire un servizio che sia lontano dalle dinamiche tossiche dei social di massa.

Vorremmo ricordare che questo social non deve portarsi dietro i difetti di ciò che abbiamo sperimentato prima. Siamo l'avanguardia di un nuovo modo di comunicare, svincolato dalle vecchie piattaforme social focalizzate sul profitto che proviene dall'engagement tossico e dal discorso d'odio. Da noi si viene per costruire qualcosa di unico, spetta ad ognuno di noi, nel nostro piccolo, contribuire per renderlo un posto migliore a quanto vissuto nel passato.

gruppo devol aggiornato il 21 novembre 2023