Rocca d'Orcia,

un pezzetto della mia infanzia e tanti ricordi, i miei genitori abitavano a Torrenieri mentre “alla rocca” i mei nonni materni.
Il mi babbo non aveva la macchina ancora ma solo il motorino un Beta tre marce a mano marrone brutto come la peste bubbonica, quindi l'unico modo per spostarsi era o noleggiare la macchina del Bolgi o il treno o la Sita. La Sita me la ricordo bene, con quel puzzo di nafta che ti strozzava la gola fin da quando si apriva la porta e la mi mamma ebbe la brillante idea di farmi fare il viaggio sul cofano del motore accanto all'autista per evitare che mi venisse il mal d'auto, dopo tre curve verso San Quirico ero belle verde, tra puzzo e rumore riuscivo a mala pena capire i discorsi che mi faceva :” vedi lucino lì ci stà la mi cugina, guarda bellino Celamonti che ci stà un amico di Babbo.“. A Bagno Vignoni si scese per far una pausa e caricare le ceste con le galline del Galletto altro parente alla lontano della mamma

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