endecasillabo

Questo blog è un contenitore di idee, abbozzi e cose a metà. Nadia Asparouhova lo dice bene nel suo archivio “(Please note: you are crawling my brain. These are rough notes, which means ideas are experimental and conviction level is highly variable!)”

E poi mi sembra abbastanza importante che sia in italiano. Ho un altro posto dove mettere le cose in inglese. Magari approfittando del cambio lingua per qualche rilettura, un po' di polish e qualche sviluppo ulteriore.

C'è poi un po' di nostalgia per un internet che non esiste più (retromania per la teoria, doveva essere il nostro momento per la pratica), il fediverso, il fatto che writefreely è scritto in go e molto altro.

Comunque questo è un buon primo abbozzo.

La prima traccia di Lila è su Mastodon.

Avevo voglia di tornare a “qualcosa che non fosse un saggio” dopo aver letto Tecnica del colpo di stato (Malaparte), finito La forza della ragione (Allende) e aver iniziato Dopo il lavoro. Dovevo poi finire La cucina italiana non esiste.

Dopo aver letto Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta mi era rimasta la voglia di buttarmi su Lila. Ricordo di aver scorso la voce di Wikipedia di Pirsig, aver letto della barca e del fatto che c'era poco altro da leggere. E quindi è arrivato il momento di Lila.

(Ci sono altre cose che non sono romanzi in corso. Salari rubati di Francesca Coin che deve essere restituito assieme a Lila, il libro su FastAPI e poi il già citato Dopo il lavoro).

Ci voleva tornare ai romanzi. Lila è una cosa strana. Da una parte è un saggio filosofico (senza le note, la bibliografia e altre academia needs) sulla Metafisica della Qualità. Però dentro c'è la storia di un viaggio in barca – che Adelphi ha scelto per la copertina – e la storia del rapporto tra Fedro e Lila (che per Adelphi si prende la prima pagina e la copertina, il sottotitolo è solo dentro il libro e non in copertina. Forse Indagine sulla morale avrebbe offuscato la barca e fatto vendere meno copia).

E tra queste storie c'è il fatto che Fedro era il coprotagonista dell'altro libro di Pirsig, in cui già si parlava di Qualità.

La cosa più sconcertante è che il libro sembra scritto dall'autore della parte saggio che però si ritrova di mezzo anche la parte di romanzo e i suoi personaggi. E questi sono trattati come altri elementi di un saggio. Però pure la Qualità diventa un personaggio del romanzo e questo influenza la parte saggio. Non solo perché non ci sono le note.

E la cosa bella è che tutto funziona. Sembra davvero un romanzo e qualcosa che si sviluppa provocando quella sensazione lì e non sembra qualcosa “a tema” (che al momento è il mio ricordo del Mondo di Sofia, però forse la cosa andrebbe verificata). Forse qui Pirsig ha qualcosa da dire e raccontare – giusto, di mezzo ci sono anche l'antropologia e gli indiani d'America – mentre Gardner aveva più un'impostazione tipo “Bimbi, vi racconto un po' di storia della filosofia attraverso una storia”. Gardner ha il name-dropping da fare e un soggetto da raccontare: di manuali di storia della filosofia ce ne sono svariati. Pirsig invece no. Anzi, se c'è qualcosa che potrebbe finire in un manuale di storia della filosofia, viene fuori attraverso il romanzo.

Gamejam e typos

Un po' di tempo fa (febbraio) avevo partecipato alla Alakajam. Mi serviva un momento per vedere un po' come funzionavano le cose con PyGame. Ne avevo approfittato per leggere un po' di documentazione, fare qualche prova, etc. A metà jam mi sono scontrato con problemi di export e setup (che gioia). Strada facendo avevo accumulato un po' di typos e cose da sistemare nella documentazione. Prima o poi li avrei committati.

Flashforward di 4 mesi. “Dai, forkiamo il repo e correggiamo questi typos”. Ovviamente non riesco a ritrovarli.

TL;DR: se vedi un typo commitalo subito. O almeno segnalo con un link al file.

Pynchon

Ho finito Un lento apprendistato prima di poter scrivere qualche nota in lettura. Avevo iniziato a mettere giù qualche nota, ma la principessa è sempre in un altro computer. In generale, a parte il manuale di scrittura auto commentato dall'autore (nell'introduzione Pynchon dice perché l'80% dei racconti pubblicati non lo soddisfa), suona tutto “dal futuro”. Nel senso: altro che anni '50 sulla strada o cose simili. Sembra più Less than zero e “guarda mamma senza mani!” mi scrivo addosso con tante parole in tante lingue diverse dall'inglese. Quindi bene.

Malaparte

Visti i tempi ho preso Tecnica del colpo di stato. Non so cosa mi aspettassi, però ci sono già un po' di cose più che degne di nota. Dall'introduzione, in cui Malaparte si toglie i sassolini dalle scarpe su ex collaborazionisti che adesso si dichiarano compagni illibati (chi sono?) e amicone di Ciano, a un po' tutto quello che ho letto in cui Malaparte da il diplomatico, interprete e, in generale, quello che conosce tutti ed è sempre lì (anche se Hitler viene ritratto a intuito). A volte sembra che racconti leggendo dal libro del DM.

Altra nota socio-letteraria anni '30: il francese si copia e incolla (ehm, trascrive) senza tradurlo. L'inglese si traduce.

E i contenuti? Diciamo che ci sono tanti nomi oltre a quelli noti (Piłsudski?). E, sul versante pratico concettuale del colpo di stato, Trotsky ne esce come figura molto più rilevante rispetto alla versione del sussidiario per cui “c'è Lenin, poi arriva Stalin. Di mezzo c'era pure Trotsky. Che però conta meno, perde e ci resta male. E finisce anche male a causa di Stalin che va a prenderlo in Messico.”.

Non so quando finirò. Però per ora è qualcosa.

(Fun fact: quando Malaparte va in giro per Firenze e mostra al suo neoamico scrittore inglese come sta avvenendo i colpo di stato fascista a volte sembra di leggere, per davvero, uno dei racconti di Pynchon. Per dirla alla Dune “trame dentro trame”.)

McLuhan e La galassia Gutenberg

Mai letto McLuhan, iniziato per... boh. Credo eccesso di citazioni da troppe parti che è giunto il momento di darci un'occhiata. Lette le glosse e la prima trentina di pagine. Mosaico di citazioni messe in gile. Strano. Bello e fastidioso a seconda del momento.

Chissà se ChatGPT può scriverla una cosa del genere. E chissà se, a prescindere da come la scrivi, oggi potrebbe essere una cosa pubblicabile.

Il cluster L'uomo a una dimensione (Marcuse), Futuro in trance (Tevis), L'origine della specie (non Darwin ma Bo Kim-young) a cui si aggiungono la serie di Fallout e un altro po' di cose che ho adocchiato sulla RAND Corp e gli anni '70-'80 (tipo Future Shock di Toffler) ha un impatto tutto particolare visto quello che succede ora.

Comunque le considerazioni random sul libro (e cluster) sono:

  • la copertina degli Oscar è sia uno spoiler sia un riassunto di quello che succederà
  • per quale motivo nei libri di quel periodo la Bibbia e Gesù sono l'unica forma di spiritualità possibile? Sono gli americani? Mi stupisce meno che ci sia in Fahrenheit 451
  • recuperando il nome del protagonista di Bradbury (Guy Montag) ho visto che pure lì c'è una bomba atomica. Il mio me di... 25 (!!!) anni fa non se lo ricordava
  • ok, niente male i robot che prendono coscienza e vogliono morire (ma non possono). Però i robot che sopravvivono agli umani, rendono inabitale la terra per gli umani (Matrix vibes al contrario “fummo noi ad oscurare il cielo”) e soprattutto non si ricordano che c'erano gli esseri umani né, tantomeno, le piante... davvero un level up!

Tempo di trovare un altro microspazietto nel Fediverso dopo Maston e Bookwyrm. In teoria, dopo Ruby e Python (Django), c'è anche un altro fedilinguaggio che si potrebbe imparare Go via writefreely, che è quello che fa girare Writefreely.

Gli appunti di lettura e simili dovrebbero passare qui: è bello ritrovare un posto dove scrivere in italiano senza troppi push.