Cubo di Rubik: non solo colori

Il Cubo di Rubik è un rompicapo esistente sul mercato dal 1980 e la versione originale ha le sei facce distinte da colori diversi.

Convenzioni e sensi

Sei facce, sei colori: blu, arancione, giallo, verde, rosso, bianco. Il cubo però è di fatto un enigma matematico e i colori sono soltanto un modello, sostituibile senza problemi con delle informazioni tattili.

Una considerazione speciale per l'idiota che ha confezionato il meme di Bocelli sorridente col cubo di Rubik scombinato in mano.

Certa ignoranza dovrebbe essere bandita dall'Internet, perché non è ironia. Non fa ridere, è solo imbarazzante.

Cubi in rilievo: dove reperirli?

Sul sito internazionale tactilecuber.com si trovano indicazioni per alcuni negozi americani dove trovare il cubo di Rubik in rilievo; ma per l'Italia questo rompicapo è reperibile su Amazon (sensory Cube) o sui siti specializzati per la disabilità visiva, cambratech.it e tifcom.com.

Costruirsi un cubo tattile

Se per qualsiasi motivo non si vuole affidarsi ai negozi per ciechi o le grandi distribuzioni, nessuno vieta di prendersi un cubo tradizionale e convertirlo in multisensoriale.

Non c'è un vero standard consolidato per gli adesivi da incollare su ciascuna tessera, ma Paul Martz – autore di TactileCuber.com – consiglia di lasciarne una vuota. Per convenzione, quella bianca.

Nelle rimanenti facce del cubo, servono 45 adesivi. Nove per ogni forma, per un totale di 5 forme diverse.

Un esempio: 9 cerchi pieni, 9 cerchi vuoti, 9 quadrati pieni, 9 crocette, 9 quadrati vuoti.

Paul Martz sconsiglia di usare triangoli, linee, rettangoli o altre figure la cui direzione si modifica quando si ruotano di 90 gradi.

Prendo comunque per buono il consiglio di Paul, che ha più esperienza. Ma preferisco utilizzare il cubo già preconfezionato per ciechi in quanto se i marcatori non sono incollati bene, può risultare problematico.

Il mio cubo in rilievo acquistato su eBay ha cerchi pieni, cerchi vuoti, quadrati vuoti, crocette e puntini. L'altro invece, reso tattile con degli adesivi, è molto più delicato da maneggiare, non sarebbe certo adatto a delle competizioni di velocità; quello è il cubo da esercizi.

Attenzione da fare sui marcatori: non troppo grossi, né troppo piccoli; lo spessore eccessivo affatica le dita, se invece è troppo discreto rischia di confondersi.