Ho cancellato il mio account su itch.io
Ieri ho mandato una e-mail al supporto di itch.io chiedendo di cancellare definitivamente il mio account. Come mai? Il punto è che sono sempre stato, anche quando non sapevo neppure cosa fosse(ro), un fan delle 5S, una teoria organizzativa giapponese in cui le 5 lettere S stanno per:
SEIRI – Separare o Scartare SEITON – Riordinare o Sistemare SEISO – Pulire o Spazzare SEIKETSU – Sistematizzare o Standardizzare SHITSUKE – Diffondere o Sostenere
Non sto a specificare nel dettaglio le fasi sopra indicate perché Google (o DuckDuckGo o Ecosia o Bing o Yahoo search o chi volete voi) possono aiutarvi ad approfondire e Wikipedia è vostra amica. Dico solo che la mia fase preferita è sempre stata la prima, cioè Scartare. Scartare l’inutile, i muda, le perdite di tempo, quello che alla fine provoca ritardi, dubbi, indecisioni, tentennamenti, incertezze. Così ho deciso di scartare tutta la mia identità di Game Developer.
Inizialmente l’idea era solo quella di scartare il logo. Poi è arrivata l’idea di sbarazzarmi dell’ingombrante concetto di avere un portfolio, cioè una vetrina in cui dimostrare una minima esperienza in campo gamedev. Poi mi sono detto: ma perché mettersi ad eliminare solo un pezzetto? Eliminiamo tutto, con pervicacia. Quindi ho deciso di disfarmi senza rimpianti di un pezzo di identità, quella di aspirante sviluppatore indie, che nel corso di questi anni ho trattato più come una posa a livello personale che come una prospettiva concreta. Mi sbarazzo di un’aspirazione a metà, fra l’altro suggerita da una persona che alla fin fine non mi sta manco tanto simpatica (il mio ex consulente del lavoro!).
A convincermi al grande gesto (grande almeno a livello simbolico) sono state le difficoltà psicologiche nello sviluppare una visual novel e l’idea di fare largo nella mia testa un po’ troppo carica in questo periodo. Messo di fronte all’azione concreta di creare un gioco, sviluppare mi è sembrata una cosa vecchia.
E un poco, nella decisione ha influito Belle Delphine. La conoscete? E’ sostanzialmente un meme vivente. Una ragazza cosplayer diventata famosa per aver fatto un po’ di foto con l’espressione “ahegao”, quella delle protagoniste dei manga che godono. Adesso sta spingendo molto sulla monetizzazione del suo personaggio, pubblicando foto più audaci e vendendole su Onlyfans. Molti la definiscono un genio perché dicono che guadagni più di una pornostar senza aver mostrato nemmeno un quarto di passera o mezzo capezzolo. A me il guadagno che mette su non impressiona (pur se nominalmente parrebbe sostanzioso), però la sua figura e la sua esperienza online mi hanno dato un messaggio di natura economica e filosofica assieme: non ci si può cristallizzare in una forma specifica. A meno che un giorno non arrivino i soldi. Lì finisce la libertà e devi battere il ferro finché è caldo, nel frattempo puoi godertela ad esplorare quello che puoi e vuoi, senza darti etichette troppo presto. Beh, non sto a specificare tutti i passaggi logici attraverso cui è arrivato il messaggio o la morale sopra indicati...
Un’altra considerazione: ho eliminato l’account perché volevo un foglio bianco da riempire. La prossima settimana per me è decisiva per via di un appuntamento che attendo da molto tempo. Questo potrebbe essere l’evento che definisce i miei prossimi anni, che mette, per l'appunto, le citate etichette. Per tale motivo, ho sentito necessità di fare pulizia di ciò che non ritenevo più necessario. Il prossimo post forse traccerà la nuova rotta. Perché nuove rotte urgono. Grazie Belle Delphine, grazie di tutto, sin d'ora.
Gippo for Comitato Yamashita