Un giorno Ruby non sarà più la nipote di Mubarak
Devo ammettere una cosa: quello che sta avvenendo con questa pandemia mi ha sorpreso. In particolare, pur essendo per mia natura paranoico e, diciamolo pure, complottista, non mi aspettavo di trovare sacche così compatte di persone restie ad accettare supinamente la “versione ufficiale”. Un'altra cosa che non mi aspettavo è che questo malcontento fosse tutto attratto e incanalato, su internet, da una destra più o meno estrema che mischia, nell'analisi spesso fallace dei dati della pandemia, storie di adenocromo, sacrifici satanici, vergini marie che profetizzano e più ne ha più ne metta. A tutti coloro che sono attratti dalla destra voglio dire: non dovete preoccuparvi se questa è una dittatura sanitaria mentre voi la preferite militare! Accontentatevi per ora! L'importante è che un uomo forte o un'elite forte siano giunti al comando e, se siete destrorsi sinceri, sappiate che con l'Autorità avete il dovere morale del rispetto in virtù del valore gerarchico. I vostri avi davano la vita in guerra per il Duce e voi starnazzate come papere se dovete fare uno o due adempimenti burocratici! Mi direte: sì ma sono culattoni. E allora? Sono i più forti e hanno ragguinto il vertice della gerarchia, sicuramente anche grazie ad una investitura di tipo divino: credere, obbedire combattere! Se mai un giorno vi imponessero di prenderlo nell'orefizio anale, ricordare che i vostri avi hanno dato la vita per il Duce e a voi è richiesto solo un piccolo orefizio usato in modo alternativo. Il problema piuttosto è il mio che sono vagamente anarcoide... Detto questo, vorrei capire cos'è questo malcontento. E' una roba creata per essere incanalata meglio, come è accaduto con il Movimento Cinque Stelle, oppure è qualcosa di reale e concreto, un cambio di prospettiva sincero che riguarda la gente comune e che rischia di andare fuori controllo per portare qualcosa di nuovo alla nostra società? Non so che dire in proposito. Però so che di tanto in tanto succede che bisogna votare per dire se Ruby Rubacuori è oppure no la nipote di Mubarak. Pare che siano tutti d'accordo e se non lo sei la gente ti guarda in cagnesco come se fossi Celine Dion che si nutre del sangue dei bambini agonizzanti e terrorizzati per promuovere il progetto MkUltra.
Mi raccomando, dai, mi sembra naturale che Ruby sia la nipote di Mubarak!
Poi, ad un certo momento, di punto in bianco si scopre che Ruby non è più la nipote di Mubarak, anzi, lo si è sempre saputo. A questo scopo vorrei raccontarvi una storia di quando facevo le scuole medie.
Racconto calcistico d'infanzia
Quando facevo le scuole medie, diciamo al primo anno, passavo tutti i pomeriggi estivi a giocare a calcio nel campo di fianco alla chiesa. Ora, seguendo le telecronache calcistiche e interpretandole male (o forse interpretandole a vantaggio di taluni in certi frangenti), era venuta fuori una obbrobriosa regola. Cioé: se la squadra avversaria si ferma tutta assieme ritenendo che ci sia un fallo, anche il giocatore in possesso di palla è costretto a fermarsi, sebbene magari sia diretto verso la porta avversaria e non voglia alcun fallo fischiato, nè a favore, nè contro. Se la squadra avversaria invece continua come se nulla fosse, si da il vantaggio. Ho sempre protestato per questa regola: non aveva alcun senso, nemmeno in prima media. Poi un giorno, in terza media, dopo che avevo cambiato un po' il giro, mi ritrovo a giocare con gli amici del campetto dopo tanto tempo. Provo ad applicare la fantomatica regola, fermandomi, e mi becco una pletora di insulti dai miei compagni di squadra. Nel frattempo la regola era scomparsa ma, non avendoli più frequentati, non me n'ero reso conto.
Succede in continuazione
Succede anche al lavoro. Ad esempio ho lavorato per una persona che pensavo avesse problemi psicologici (eufemismo per dire che in ruoli di potere si comportava da pazzo psicopatico) ma dicevano tutti che era un genio. Poi, quando le cose sono cominciate ad andar male, l'hanno trattata tutti come un pazzo psicopatico, al che lui mi confessò “Ma il mondo mi sembra impazzito!”.
Succede, un giorno Ruby è nipote, l'altro giorno non lo è più. Nel frattempo può capitare che anche chi votava che Ruby era nipote sapendo che non era vero, si era convinto strada facendo e ci restava male. Io ci sono rimasto sempre un po' male anche se non mi sono mai convinto. A mio avviso non si dovrebbe nemmeno porre la questione se Ruby sia o meno la nipote di Mubarak (basta consultare l'anagrafe). Tuttavia ho sempre la consapevolezza che un giorno le cose cambieranno. Purtroppo ci sono un paio di fattori che cospirano contro di noi: 1) Non conosciamo i tempi e spesso le cose cambiano senza che ce ne accorgiamo oppure passa troppo tempo prima che si ristabilisca la verità; 2) Nel frattempo sorgono nuove Ruby che richiedono, ahinoi, una nuova presa di posizione.
Spero che la metafora sia chiara. Anzi, no.
Gippo for Comitato Yamashita