L'articolo di Blogicamente – La dura vita del blogger mi ha dato lo spunto per scrivere alcune considerazioni circa il blog ed il motivo per il quale ancora nel 2023 possa essere un interessante mezzo di comunicazione per riportare i propri pensieri ed interessi.
Non si tratta di fama (eh magari!), non si tratta di soldi (anzi a voler ben vedere serve del tempo per scrivere qualcosa), ma piuttosto della bellezza di poter scrivere qualche riga di testo senza che venga fagocitata nelle timeline social esprimendo le nostre opinioni pur rispettando tutti.
Scrivere un articolo è un grosso atto di condivisione dei propri pensieri, nella speranza che il post possa interessare a qualcuno (anche solo una persona) e farlo riflettere a sua volta.
Alla fine un blogger al giorno d'oggi deve essere un po' romantico e sognatore. 😄
La società attuale impone risposte immediate a problemi spesso complessi, questo vale tanto per la politica quanto per l'informatica.
Uno degli esempi che mi viene in mente è quello delle startup che negli ultimi anni hanno iniziato ad utilizzare i server Discord per offrire assistenza online agli utenti dei loro neonati servizi.
Vantaggi? All'inizio è molto semplice, non c'è nessuno sbatti a creare qualcosa di più complesso come delle FAQ, delle guide o delle Wiki.
Tutto bene almeno fino a quando gli utenti sono pochi, ma man mano che i partecipanti al server Discord aumentano ecco nascere i problemi.
Un sacco di domande a cui si è già dato risposta più volte in passato si susseguono senza fine, tanti messaggi che non servono a nulla e gli amministratori che non riescono a star dietro a quanto avviene nel server.
Questo è un esempio di come un software venga impiegato per fare qualcosa per il quale non era stato pensato.
Il tempo guadagnato all'inizio ora invece viene perso nella confusione della chat.
E' importante secondo me utilizzare il giusto strumento pensato per fare al meglio quello di cui necessiti.
Usa una Wiki se vuoi che la comunità partecipi alla stesura di una guida, oppure un forum per dare assistenza ed almeno scrivi delle FAQ che diano risposta alle domande principali che l'utente potrebbe avere.
Lascia perdere gli strumenti sbagliati, perderai un sacco di tempo per nulla.
Sono sempre di più gli utenti che si stanno rendendo conto di come la loro esperienza sui principali social network sia in peggioramento.
Il fenomeno è così sentito che ormai si parla correntemente di “enshittification” per indicare questo processo che rende la partecipazione a queste piattaforme meno piacevole rispetto al passato.
Queste società offrono servizi gratuiti, ma sono costrette a generare grossi utili per gli azionisti.
Per farlo la strategia è quella prima di attirare molti utenti ed influencer creando una community molto ampia, successivamente vengono attratti inserzionisti per passare all'incasso e sostenere le spese per mantenere la piattaforma.
Chi utilizza questi social network finisce per trovarsi nel mezzo, stretto tra piattaforme che devono massimizzare gli utili ed inserzionisti pubblicitari.
Ci sono due modi di vivere il proprio blog: quello hobbista e quello professionale.
Nel primo non ci sono obblighi di pubblicazione, parole chiave da utilizzare ed infinite guide su come si diventa blogger famosi, nel secondo ovviamente sì.
Personalmente preferisco il primo approccio, perché è quello che meglio si adatta alle mie disponibilità di tempo.
Per questo motivo aspettatevi aggiornamenti più o meno regolari ed argomenti non sempre in linea con il tema principale del blog.
I temi trattati saranno comunque legati per lo più alla tecnologia.
Questo è il primo articolo del mio primo blog su NoBlogo.
Scritto così sembra un bel traguardo, allora penso di meritarmi una medaglia... ok? 🥇
Qui parlerò di tecnologie, social network, fediverso e privacy, lo farò a volte in maniera seria, altre un po' più ironica.
Oltre a nuovi articoli penso anche che ripubblicherò alcuni post scritti tempo fa su altri blog, in maniera tale da creare qui su questa piattaforma una sorta di archivio ad imperitura memoria.