La Strega del Tiglio

betulla

Quella che vedete qui sopra è una betulla.

“Perché questa immagine?” Diranno i miei lettori. Perché questa betulla ha una caratteristica che mi porta alla memoria un altro albero: un tiglio. Cosa aveva il tiglio della mia storia in comune con la betulla di questa immagine? era cresciuto moltissimo e, per via della sua altezza, influenzò per alcuni anni le mie vacanze estive. Ma andiamo per ordine. Dovete sapere che durante le vacanze scolastiche, trascorrevo tutta l’estate a casa dei miei nonni. Questa, era una bella baita in mezzo a un bosco e circondata dai pascoli per le mucche che allevavano i nonni. A pochi metri dalla casa, sul prato di proprietà di un vicino, sorgeva un tiglio; l’albero era cresciuto tantissimo, dritto come una candela, era diventato così alto che non si riusciva più a vedere cosa ci fosse sulla cima. Per questo motivo, mi raccontarono, una strega decise di costruire la sua casa proprio sulla cima del tiglio. Pare che la vecchia si ispirò ad una storia proveniente da oltreoceano, dove si raccontava di un certo fagiolo magico che era cresciuto fino a oltre le nuvole e raggiunse un regno popolato da giganti e ricco di tesori. Io non ho mai saputo se la storia del fagiolo fosse vera o no e, in ogni caso, il nostro tiglio non superava le nuvole, ma era sufficientemente alto per lo scopo della strega.

la strega del tiglio come immaginavo che fosse la strega del tiglio...

Questa strega, non era proprio cattiva… era più che altro fastidiosa; si era assunta il compito di sorvegliare i bambini e di ammonire i più monelli e io, che non ero esattamente un manichino, attiravo abbastanza la sua attenzione. Il metodo usato dalla strega per redarguirmi, era di tirarmi delle pietre dalla cima del tiglio, non addosso, vicino. Non vi dico che ansia! nei giorni in cui ero particolarmente vivace era un “bombardamento” continuo; pensate che una volta, durante la cena (se il tempo era bello, noi mangiavamo all’aperto) piovve un sasso al centro del tavolo e mancò di pochissimo la scodella di minestra di mio nonno. Quindi la mia estate trascorreva così: giochi e scorribande all’aperto, ma sempre rimanendo nei limiti, altrimenti… bombardamento di pietre. Qualche volta, la strega si è anche mostrata, mi è capitato di vederla comparire all’improvviso nel prato dietro casa che urlava e si sbracciava (non ho mai capito cosa dicesse). Altre volte compariva addirittura in casa, ma non diceva nulla, era sufficiente la sua presenza per intimorire noi bambini. Poi, così come era apparsa, spariva senza lasciare traccia. Un giorno incontrai il proprietario del tiglio e gli chiesi se poteva abbattere l’albero (“così mi sbarazzo della vecchia”, pensai). Mi rispose che non poteva, perché avrebbe distrutto la casa della strega e lei non avrebbe saputo dove andare. …!? Capii che la strega aveva stretto un accordo con gli adulti per tenere a bada noi bambini!

L’abbattimento…

Come ho anticipato, questa situazione durò parecchi anni, ma il tempo è inesorabile e tutto è destinato a crescere o a invecchiare, il nostro tiglio non fece eccezzione. Con gli anni diventò talmente grande e alto che iniziò a creare problemi alla casa del nonno: troppe foglie a ostruire le grondaie, troppa ombra non permetteva più di sfruttare la luce del sole e l’umidità stagnava in casa. Fatto sta che, con mia gioia, venne decretato l’abbattimento del tiglio. l’operazione venne fatta in autunno, dopo la caduta delle foglie e prima della caduta della prima neve. Molti uomini delle famiglie vicine vennero in aiuto, si sistemarono le corde tese per orientare la caduta lontano dalla casa, i più giovani e robusti misero mano alle asce e iniziarono a lavorare alla base del tronco. Io volli assistere. Ero tutto emozionato. I grandi pensavano che fossi curioso perchè non avevo mai visto abbattere un albero, ma io avevo ben altre curiosità! Impiegarono molte ore, in molti si diedero il cambio con il lavoro di ascia, alla fine il tiglio “gigante” inizio a dare segni di cedimento. Inizialmente si sentirono dei leggeri scricchiolii provenire dalla base del tronco, poi a ogni colpo d’ascia gli scricchiolii si facevano più forti e ravvicinati. Gli ultimi sembravano delle esplosioni che percorrevano tutto il tronco. Il “gigante” si inclinò sempre più, fino a perdere l’equilibrio e venne trascinato verso il suolo dal suo stesso peso. Si coricò lungo il prato, mentre tutti si allontanavano di corsa per non essere colpiti dai suoi lunghi rami; Rimbalzò ancora alcune volte spostandosi di alcuni metri dal luogo del primo impatto… poi rimase immobile e tutto tacque. Ci fu ancora qualche secondo di silenzio e tutti osservavamo l’albero, quasi temessimo che potesse rialzarsi e rincorrerci per vendicarsi; poi iniziarono gli schiamazzi degli uomini: risate, motteggi, pacche sulle spalle… ma a quel punto a me non interessava più nulla, io avevo la mia missione da compiere. La presi molto larga, mi incamminai dalla base del tronco diretto verso la punta e percorsi un ampio arco per arrivarci da lontano; volevo vedere come era la casa della Strega, volevo vedere dove teneva la scorta di pietre, volevo vedere come era il suo pentolone; in’oltre, non ero sicuro di volerlo, ma probabilmente avrei anche visto la strega… Avevo il cuore che pulsava forte in gola, sentivo i battiti nelle orecchie e gli altri rumori ovattati. Mentre camminavo ero assalito da un mucchio di pensieri: e se la Strega si arrabia con me? d’altronde io ho sempre desiderato che l’lbero fosse abbattuto… e se fosse morta nella caduta? non era quello che volevo… cominciavo a sentirmi in colpa. Intanto, mi stavo avvicinando sempre più alla cima, allungavo il collo per vedere meglio, ma la casa non si scorgeva ancora. Dovevo avvicinarmi di più… ancora qualche passo. Alla fine arrivai vicino alla cima del tiglio. Mi aspettavo che fosse grande come uno spiazzo! doveva esserci lo spazio per costruire una casa (e nemmeno troppo piccola da quello che mi dicevano). Mi aspettavo che ci fosse una casa! Ivece, non c’era nulla! Nessuna traccia di case, castelli o altro! nessuna traccia della Strega. cosa poteva essere successo? con qualche magia aveva spostato tutto? oppure la casa era invisibile? Non lo saprò mai, e della Strega non ebbi mai più notizia.


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