A volte sembra così complesso prendere la giusta decisione. Il timore di fare la scelta sbagliata crea scene fantastiche di possibili conseguenze e risvolti inaspettati. Scenari quasi apocalittici che dopo aver scelto non si dissolvono, anzi sono ancora lì. Eccoli vivi e presenti che se la ridono.
Io voglio finalmente prendermi una rivincita sul passato e sul presente. Mi merito un posto migliore, la vita me lo deve. Le paure, le preoccupazioni e le ansie dovranno farsene una ragione. Io, per prima,dovrò farmene una ragione.
Questo è un periodo in cui non riesco a prendere un libro e cominciare a leggere una nuova storia. Ed è strano, insolito, per me che un libro sul comodino l'ho sempre avuto.
Cerco l'ispirazione, l'input, quello scatto che mi dia la spinta per aprire una copertina e trasferirmi in un'altra dimensione. Io, che mi sono sempre sentita abitante di un altro pianeta.
Ci sono giorni in cui sento di avere il controllo su me stessa.
Ci sono altrettanti giorni in cui sento di non avere potere di scelta.
Poi ci sono quegli attimi dentro ai quali lascio scorrere tutto così com'è, senza intervenire, senza aspettare. Tutto succede e basta. E mi sento bene così.
Che strano il mio lavoro.
Che strano assistere una persona che poi si sente meglio e il giorno dopo assistere qualcun altro e vederlo morire nel frattempo.
Che strano effetto fa la morte. Osservare come si insinua in un corpo infermo, debole e vulnerabile.
Ma lo faccio con passione, lo faccio perché ci ho sempre creduto. Fin da bambina quando sognavo di diventare un bravo dottore. Ora sono ben lontana da quel sogno ma mi prendo lo stesso cura delle persone, del loro corpo, della loro dignità.
Vivo una vita che ho sempre sentito poco mia, mi sento sola e estranea a questo pianeta. Eppure ci sono, sono qui. Vivo e sento.
E nonostante tutto, amo.
Mi sento dispari
incline agli inferi
con momenti tachicardici.
Mi sento dispari
nei miei equilibri precari
dentro antefatti goliardici.
Vorrei essere l'alito di vento
che attraversa gli spifferi,
il raggio di sole
che attraversa la toppa.
Ma sono dispari
sono negli inferi
sono precaria.