Sorpresa Sorella Morte
Appena finito di vedere Sorella Morte (o Hermana Muerte) di Paco Plaza su Netflix.
Un horror vintage, ma stramaledettamente attuale!
Non aspettatevi quindi effetti speciali, mostri terrificanti, luciferi vari. Qui l'horror, la tensione, l'ansia, è data tutta dalla storia e dal suo contesto: bianche ed innocenti suore dentro un austero convento/scuola pieno di croci enormi, nell'anno domini 1949. Per il resto sedie che si spostano da sole, teli che strangolano, biglie animate, mani mozzate di santi e qualche sussurro qua e là fanno il resto.
Certo non aspettatevi ritmi serrati, è più un'horror story che mira a creare un contesto per poi dare il meglio di se negli ultimi 20 minuti, ma non posso dire di essermi annoiata, un pò perché il protagonista è tutto da capire ed un pò perché attendi il mostro..ma il mostro non arriva, almeno non quello che ti aspetti.
Rimangono alcune domande, alcuni “buchi”, a fine film, ma che film horror sarebbe se non ci fossero alcuni “perché” in sospeso?
Totalmente all'opposto dalla collega The Nun (Conjuring Universe), Sorella Morte sembra più un film d'autore che vuole mettere a nudo ipocrisia, desiderio e paura per dare allo spettatore quel senso di giustizia divina che non sempre è presente nei film horror.
E' stata una sorpresa? Si, grazie soprattutto ad un finale inatteso e al collegamento con il suo sequel, Veronica (Paco Plaza, 2017). Lo definirei un horror semplice ma ben costruito. 3,5/5